Telefonini tra i detenuti del carcere di Bologna, arrestato l’addetto fornitore del cibo

A fornire i telefoni cellulari ai detenuti sarebbe stato un addetto a fornire generi alimentari al carcere di Bologna. Gli smartphone venivano nascosti nelle confezioni dello zucchero e del sale.

Un impiegato in un’azienda che fornisce generi alimentari al carcere di Bologna è stato arrestato perché trovato in possesso all’interno del carcere di 400 grammi di hashish e 4 telefoni cellulari, di cui due mini telefoni di dimensione poco superiore ad un accendino e due smartphone. Sia lo stupefacente che i telefoni erano destinati all’ala di massima sicurezza del carcere e sarebbero stati nascosti all’interno dei generi alimentari destinati agli ai carcerati. Una successiva perquisizione domiciliare ha permesso di recuperare altri 48 grammi di hashish, 100 grammi di Marjuana e 10 grammi di cocaina nonché un bilancino di precisione.  

In seguito alla perquisizione all’impiegato, la polizia ha dato il via ad altre 30 perquisizioni all’interno del reparto di alta sicurezza del carcere ma anche nell’area dei detenuti comuni per cercare telefonini. A seguito delle perquisizioni, sono stati rinvenuti 9 telefoni cellullari, di cui tre negli spazi comuni ai carcerati. Degli altri sei invece cinque sono stati trovati nascosti nelle celle, in particolare nelle confezioni di sale e di zucchero.  

In sostanza i detenuti aprivano con grande attenzione la carta del contenitore dello zucchero o del sale, occultavano il telefono all’interno e dopo richiudevano la confezione utilizzando la colla in stick in modo che il prodotto apparisse ancora sigillato nel tentativo di sviare l’attenzione del personale operante. L’ultimo telefono è stato infine rinvenuto all’interno di un tutore per la gamba che un detenuto stava indossando. Infine, nei corridoi dell’alta sicurezza sono stati rinvenuti, all’interno delle placche dell’elettricità, tre caricabatterie modificati. Negli stessi, infatti, veniva tagliato l’attacco finale, così che, dopo aver diviso i cavi interni, potevano caricare il cellulare attaccandolo ai fili della luce oppure sfruttando il polo positivo e negativo all’interno del televisore.  

Le quattro persone ristrette (due detenuti detenevano due telefoni cellulari) sono quindi state tratte in arresto per l’utilizzo abusivo dei telefoni cellulari. 

In data odierna si è tenuta l’udienza di convalida degli arresti. Tutti gli arresti sono stati convalidati; per il soggetto che ha introdotto lo stupefacente e i telefoni in carcere al fine di metterli nella disponibilità dei detenuti è stata disposta la custodia cautelare nel carcere di Bologna. 

Dei detenuti arrestati tre hanno patteggiato rispettivamente un anno e sei mesi, un anno e sei mesi e un anno e due mesi, mentre il quarto ha chiesto termini a difesa. 

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