«Estrema preoccupazione per la diffusione del taser tra le forze dell’ordine»  

Pubblichiamo una nota stampa del sindacato Cgil Emilia-Romagna che si preoccupa dei lavoratori e delle lavoratrici del settore Sicurezza per l’utilizzo del taser. 

«Esprimiamo estrema preoccupazione per la diffusione del taser fra le forze dell’ordine e addirittura nel corpo di Polizia municipale. Tale strumento è classificato come una vera e propria arma. Ad oggi, inoltre, non risultano studi scientifici compiuti sugli effetti del loro utilizzo. Pertanto, riteniamo possa rappresentare un elemento di rischio anche per le lavoratrici e i lavoratori dei comparti sicurezza. Deve essere inoltre ricordato che l’ONU già nel 2007 giudicava il taser uno strumento di tortura. Secondo l’agenzia Reuters, il taser avrebbe causato la morte di oltre mille persone negli Stati Uniti tra il 2000 e oggi. 

Preoccupa anche, nel dibattito pubblico, la declinazione del tema sicurezza in termini esclusivamente repressivi. Al contrario, siamo convinti che il punto fondamentale sia la prevenzione del crimine. Gli elementi strategici per rendere più sicure le nostre città e la nostra regione sono la cultura della legalità, il ruolo dell’istruzione (anche per prevenire i fenomeni delle baby gang), un tessuto sociale e un welfare che mettano in campo fattori inclusivi, il controllo democratico del territorio. È necessario investire sulle forze di sicurezza, sulla loro formazione, sull’aumento degli organici, sulle loro condizioni di lavoro, sulla necessità di creare un rapporto sempre più stretto con il territorio, a partire dalla prevenzione. 

Da questo punto di vista, riteniamo che la libertà di organizzazione sindacale anche per i militari, sancita dalla sentenza della Corte Costituzionale (120/2018), rappresenti un’opportunità importante, e come CGIL siamo a fianco delle lavoratrici e dei lavoratori militari per modificare profondamente la pessima legge di recepimento n°46 del 28 aprile 2022. 

Riteniamo quindi che le istituzioni locali debbano evitare scorciatoie per trattare i temi della sicurezza, svolgendo appieno il loro ruolo in rapporto con il sindacato confederale sui temi della prevenzione, dell’inclusione e del controllo democratico del territorio». 

 

Fonte: Cgil Emilia-Romagna

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