La cerimonia e l’incontro con il sindaco partono dal cortile del Comune e non dalla Sala Rossa e dalla Sala Consiglio che non potrebbero contenere tutti i familiari per le regole del distanziamento anti-covid.

La novità di quest’anno «è che torna il corteo, poi noi, anziché fare l’incontro con il sindaco e le autorità in Sala Rossa e poi in Sala del Consiglio, che non potrebbero contenere tutti i familiari delle vittime che parteciperanno alla commemorazione, lo faremo nel Cortile d’onore del Comune». Paolo Bolognesi, presidente dell’associazione dei familiari delle vittime della strage del 2 agosto 1980 alla stazione di Bologna, parlando all’’agenzia stampa ‘Dire’ anticipa come si svolgerà, quest’anno, la commemorazione dell’attentato alla stazione ferroviaria del capoluogo emiliano, che fece 85 vittime e oltre 200 feriti. 

Nel Cortile del Comune, spiega, «parleranno le autorità, compreso la ministra della Giustizia Marta Cartabia, poi da lì partirà il corteo». Corteo che da quest’anno sarà ‘accompagnato’, nel suo percorso da piazza Nettuno alla stazione, dai «sampietrini della memoria con i nomi delle 85 vittime della strage», la cui posa è iniziata proprio ieri. Commentando questa ulteriore novità, Bolognesi la definisce «un fatto estremamente positivo», perché i sampietrini «rimarranno a perenne ricordo» di chi perse la vita nell’attentato. 

Da familiari vittime ddl per avere risarcimenti  

L’associazione dei familiari delle vittime della strage del 2 agosto 1980 vuole provare a chiudere una volta per tutte la partita legata ai risarcimenti, finora mai ottenuti. Questa volta, spiega Bolognesi alla ‘Dire’, l’associazione ha deciso di provare a sbloccare la situazione e a “mettere a posto la legge 206 del 2004” con “un disegno di legge presentato circa un mese fa, che ora è in commissione Affari costituzionali” e il cui relatore è Andrea De Maria, deputato bolognese del Partito democratico. 

L’aspetto principale da sistemare, secondo Bolognesi, è quello legato alle «valutazioni fatte dall’Inps, che tutte le volte in cui si tratta qualcosa che riguarda i risarcimenti alle vittime di terrorismo, li valuta con una cifra esorbitante». In realtà, sintetizza Bolognesi, si tratta semplicemente di «dare un’interpretazione autentica alla norma del 2004», e alla fine l’erogazione dei risarcimenti dovrebbe risolversi in un’operazione «a costo zero», perché questi risarcimenti «sono stati finanziati già nel 2004 o in epoche successive». La cosa da fare, conclude il presidente dell’associazione dei familiari delle vittime della strage, è quindi «applicare fino in fondo la legge», mentre finora sul punto «abbiamo ricevuto un trattamento sconfortante».

 

fonte: Agenzia Dire

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