Oltre 6 donne su 10 sono italiane e hanno dai 30 ai 50 anni. Ma è in aumento la percentuale delle donne over 50 che subiscono violenza. Tre violenze su quattro vengono commesse dal partner o dall’ex partner.

Sono 1.250 le donne accolte dai Centri Antiviolenza nel territorio metropolitano di Bologna nel 2020. Il 50% di loro ha fra i 30 e i 49 anni e tre donne su quattro subiscono violenza dal partner o ex partner. La maggior parte ha subito violenza psicologica, e oltre la metà violenza fisica. Sono dati presenti all’interno di un report di monitoraggio del fenomeno nell’ambito dell’Accordo metropolitano per l’accoglienza e l’ospitalità delle donne vittime di violenza di genere, sottoscritto nel 2015 e rinnovato nel 2020 dalla Città metropolitana di Bologna. 

Nel 2020 le donne italiane che si sono rivolte ai Centri Antiviolenza sono state 825 (66% del totale), mentre quelle straniere 411 (32,8%) mentre del restante 1,12% non si conosce la nazionalità. Il fenomeno abbraccia tutte le generazioni: il 25% delle donne ha fra i 30 e i 39 anni, un altro 25% è nella fascia d’età 40-49 e circa il 23% in quella che va dai 18 ai 29 anni. La metà delle donne accolte ha dunque fra i 30 e i 49 anni. In aumento la quota percentuale delle donne over 50 che subiscono violenza: nel 2020 sono state il 22% del totale, rispetto al 18,5% del 2019. 

Tre violenze su quattro vengono commesse dal partner o dall’ex partner (coniuge, convivente, fidanzato, amante, ex compagno). Il dato è in continuità con quello raccolto lo scorso anno e negli anni precedenti. La serie storica evidenzia infatti che, su tutta l’area metropolitana, dal 2016 al 2020, le donne accolte che hanno subito violenza prevalentemente dal partner o ex partner, sono state, in media, circa il 77%. 

Circa l’86% delle donne accolte ha subito violenza psicologica, il 56 % fisica, circa il 30% economica, mentre il 16% ha subito violenza sessuale e il 14% dichiara di avere subito atti di stalking. Considerando le altre categorie, 76 donne dichiarano di avere subito violenze durante l’infanzia (e si registra un aumento esponenziale rispetto all’anno precedente, quando tali donne erano 6), 15 donne rientrano in quella del matrimonio forzato, 7 donne hanno subito “mobbing” e 2 donne hanno subito mutilazioni genitali femminili. 

 Il 36% delle donne che si rivolgono ai Centri Antiviolenza lo fanno per chiedere chiarimenti, consigli e condividere strategie. Il 35% chiede informazioni, mentre il 34% ha bisogno di un secondo colloquio, il 29% si rivolge al centro per ascolto/sostegno/sfogo. Il 23% chiede una consulenza legale e il 10% sostegno psicologico. 

Le donne accolte dichiarano di avere conosciuto il Centro Antiviolenza attraverso il web (23%), familiari/amici (21%) e il Servizio Sociale (8%). Circa l’8% ha raggiunto i Centri Antiviolenza attraverso il numero di telefono del Ministero 1522, il 7% grazie ad altre donne accolte, sempre il 7% attraverso le Forze dell’Ordine, il 6% grazie alla Pubblicizzazione Diretta.
 

fonte: Città metropolitana di Bologna 

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