Il rendiconto 2018 della Città metropolitana di Bologna, adottato dal Consiglio nella seduta di mercoledì scorso (10 voti a favore-Pd, 1 astenuto-Rete Civica e 1 contrario-Uniti per l’Alternativa) si è chiuso con un avanzo di amministrazione di 85 milioni di euro, di cui 5 milioni non vincolati. Nelle prossime settimane la Città metropolitana individuerà i primi interventi verso cui destinare l’avanzo disponibile. Il documento finanziario è stato presentato e approvato ieri anche in Conferenza metropolitana dove è approdato per il parere obbligatorio e vincolante dei sindaci previsto dallo statuto della Città metropolitana.
L’avanzo di amministrazione per il 2018 ammonta complessivamente a 85 milioni di euro, suddivisi in parte vincolata (42 milioni di cui 6 destinati all’estinzione anticipata di mutui/prestiti), parte destinata agli investimenti (18 milioni), parte accantonata (20 milioni) e fondi non vincolati (5 milioni). Rispetto al 2017, la parte destinata agli investimenti si è incrementata di oltre 3 milioni mentre la parte accantonata è stata rimodulata e porta ad avere degli accantonamenti adeguati che hanno consentito di mantenere in salvaguardia gli equilibri di bilancio in sede di chiusura dell’annualità 2018.
L’approvazione del bilancio di previsione 2018/2020, avvenuta a maggio dello scorso anno, ha comportato una restrizione sul 2018, anche se in misura inferiore al 2017, dei tempi a disposizione per una corretta programmazione dell’esercizio finanziario. Nonostante ciò la Città metropolitana ha avviato alcuni progetti derivanti da trasferimenti regionali e statali tra i quali la Destinazione Turistica, il Bando Periferie e il Fondo Sviluppo e Coesione. Di rilevante importanza per gli investimenti nell’annualità 2018 sono stati sia l’alienazione del Complesso degli “Ex-Bastardini” sia i fondi destinati al finanziamento di interventi relativi a programmi straordinari di manutenzione della rete viaria (Decreto MIT del 16/2/2018). La Città metropolitana ha rispettato il Pareggio di Bilancio senza richiedere spazi nazionali o territoriali, restituendo il rimanente 50% assegnato nell’ambito del Patto di solidarietà territoriale 2016.
Fonte: Città metropolitana di Bologna