I Gessi e le grotte dell’Appennino emiliano-romagnolo diventano patrimonio Unesco dell’Umanità 

Dopo i portici bolognesi arriva un altro importante riconoscimento importante per l’Emilia-Romagna e per Bologna. Ora sono 16 i siti Unesco riconosciuti a vario titolo in regione.

I Gessi e le grotte dell’Appennino, che rientrano nel territorio di Bologna, Reggio Emilia, Ravenna e Rimini, sono stati aggiunti nella lista dell’Unesco come luoghi patrimonio dell’Umanità. La decisione è stata presa ieri dal Comitato internazionale dell’Unesco riunito a Riyad, in Arabia Saudita.  Le grotte e i fenomeni carsici che si trovano nelle rocce evaporitiche di gesso e sale sono ufficialmente riconosciute per le loro caratteristiche di unicità e rappresentatività a livello mondiale.  

Come si legge sull’Ansa, nel dettaglio sono sette le aree coinvolte: Alta Valle Secchia (Parco Nazionale dell’Appennino Tosco Emiliano); Bassa Collina Reggiana (Paesaggio Protetto della Collina Reggiana); Gessi di Zola Predosa (sito Natura 2000), Gessi Bolognesi (Parco Regionale dei Gessi Bolognesi e Calanchi dell’Abbadessa); Vena del Gesso Romagnola (Parco Regionale della Vena del Gesso Romagnola), Evaporiti di San Leo (sito Natura 2000), Gessi della Romagna Orientale (Riserva Naturale Regionale di Onferno). 

«Un altro prestigioso riconoscimento che rafforza l’identità del territorio bolognese. Dopo i portici, con i calanchi e i Gessi si rafforza l’identità dell’intero territorio metropolitano. I calanchi sono sempre stati una curiosità per chi visita Bologna, e ora con questo riconoscimento diventano un’eccellenza da esibire ancor più con orgoglio», ha commentato il sindaco di Bologna Matteo Lepore. 

Sull’importante riconoscimento è intervenuta anche l’assessora regionale alla Programmazione territoriale e parchi, Barbara Lori : Questo importante riconoscimento da parte dell’Unesco ci offre l’opportunità di valorizzare e proteggere questo patrimonio ambientale unico al mondo e, contemporaneamente, offrire ai territori una straordinaria leva di promozione culturale e socio-economica. 

foto: parks.it

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