“Tutti a casa”, ma se una casa non ce l’ho?  

Cessare immediatamente le multe e le denunce alle persone senza dimora per il solo fatto di trovarsi “fuori casa”, stanziare somme per consentire ai Comuni di fornire un tetto alle persone senza dimora, utilizzando palestre, capannoni o altri edifici pubblici o privati e assegnare loro un medico di base pur in assenza di residenza. Sono alcuni dei punti presenti in un appello lanciato oggi con più forza della Onlus bolognese Avvocato di Strada al presidente del Consiglio, ai presidenti delle Regioni e ai sindaci dei Comuni. «Bisogna occuparsi, e in fretta, di chi non ha un tetto sulla testa ed è costretto a vagare per le città. Diciamo da più di vent’anni che chi vive in strada ha bisogno di una casa e di una residenza per potersi curare ma oggi, ai tempi del coronavirus, queste necessità assumono una drammatica urgenza», dichiara la Onlus. 

Ad aggiungere un carico su una situazione già paradossale stanno iniziando a fioccare i verbali redatti ai senza tetto per violazione dell’art 650 del codice penale. È già successo a Milano, Modena, Verona, Siena e in tante altre città. «Siamo a lavoro per chiedere le archiviazioni ma intanto continuiamo a porre la nostra domanda. Come fanno a restare a casa le persone che una casa non ce l’hanno?», continua a chiedersi Avvocato di Strada. Queste persone sono diventate talmente povere da finire in strada ed oggi non possono rispettare le ordinanze e decreti previsti dall’emergenza sanitaria che stiamo vivendo, tanto da essere addirittura incriminate perché vengono trovate in giro senza giustificazione. «Adesso però non si può più far finta di nulla. Adesso dobbiamo trovare una soluzione anche per gli ultimi, perché, in questa situazione drammatica, abbiamo compreso che “loro” siamo noi», incalza la Onlus. 

L’appello, inoltre, chiede ai sindaci di prolungare l’apertura delle strutture utilizzate per ricoverare d’inverno le persone senza dimora e di velocizzare le procedure per iscrivere queste persone nelle liste anagrafiche in modo da poterle anche monitorare dal punto di vista sanitario. 

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