Case come funghi a Bologna per 61 milioni di euro. Più di mille sono le abitazioni promesse nei prossimi due anni da un accordo tra il Comune e l’Azienda casa Emilia-Romagna (Acer) per far fronte concretamente alla domanda di alloggi per giovani, famiglie, anziani e studenti fuori sede. L’investimento senza precedenti si muoverà in due direzioni: ristrutturare e riassegnare le case attualmente sfitte e costruire ex novo immobili abitativi. La manovra permetterà anche lo sblocco di cantieri già iniziati ma mai conclusi. Con l’accordo i due enti si sono impegnati a terminare il progetto per il 2020.
L’interesse del protocollo è garantire un alloggio a chi fa più fatica a trovare un locale adeguato alle proprie tasche. Un esempio sono gli universitari fuori sede che spesso rientrano nelle graduatorie degli studentati ma che, per la carenza di posti, non trovano spazi. Oppure le famiglie a basso reddito e le giovani coppie che hanno bisogno di un incentivo.
Con un investimento comunale di 2 milioni di euro verranno costruite 38 nuove abitazioni nell’area tra via Serra, via Albani e via Antonio Di Vincenzo, in Bolognina. In via XXI Aprile, nell’ex clinica Beretta, un finanziamento di 3 milioni permetterà la realizzazione di 20 appartamenti per famiglie a basso reddito. L’ex Mercato Ortofrutticolo ospiterà 183 appartamenti: 150 alloggi realizzati con 27 milioni di euro comunali presi dal Patto per Bologna Metropolitana, mentre Acer, grazie a 4 milioni anticipati dalla città, ne riabiliterà 33. L’azienda ristrutturerà anche il proprio immobile in via Barontini, creando 35 alloggi con 1,7 milioni di euro. Nel complesso immobiliare in via Fioravanti Acer realizzerà 10 appartamenti coabitativi.
Infine, 6 milioni di euro verranno stanziati per riqualificare e assegnare 600 appartamenti di edilizia residenziale pubblica, invece dei soliti 300. Sommati alla normale programmazione dell’azienda, i locali ripristinati saliranno a 1200 per il 2020.