Coronavirus Bologna, si valuta la zona rossa entro questa settimana

Il sindaco di Bologna, Virginio Merola, seguendo le indicazioni del direttore dell’Ausl di Bologna, intravede un passaggio dall’attuale zona arancione scuro a una possibile zona rossa.

«Abbiamo preso un provvedimento ‘arancione scuro’, ma dalla nostra Asl al nostro sistema ospedaliero ci segnalano che la situazione ricoveri sta aumentando in modo notevole e che il peggio deve ancora avvenire. Penso che da qui a venerdì dovremo valutare ulteriori restrizioni». Il sindaco di Bologna, Virginio Merola, sembra intravedere a breve una zona rossa per il territorio della Città metropolitana di Bologna a causa dell’aumentare in modo vertiginoso del numero dei contagi (ieri nella provincia di Bologna 571 nuovi casi in più di contagio al coronavirus) e del numero dei ricoverati in terapia intensiva (+ 4 solo ieri). «L’Rt a Bologna è a 1.35. Abbiamo 847 persone ricoverate, stiamo rivoluzionando gli ospedali perché ci servono mille letti. Dobbiamo tagliare del 50% la chirurgia programmata non urgente al Bellaria e del 40% al Maggiore. È peggio della seconda ondata. Ma siamo solo all’inizio della terza», ha incalzato Merola 

Il sindaco metropolitano fa i conti con le dichiarazioni del direttore dell’Ausl di Bologna, Paolo Bordon, che in un’intervista all’edizione bolognese di Repubblica lancia le stesse preoccupazioni e considera la situazione «drammatica». «La velocità della trasmissione del virus di questi giorni è pazzesca, anomala e molto preoccupante, forse accelerata dalle varianti, e adesso abbiamo 850 ricoverati, il numero più alto della pandemia. Purtroppo le belle giornate hanno tratto in inganno la gente ma con un Rt a 1,35 presto vedremo le conseguenze degli assembramenti», ha sottolineato Bordon al Resto del Carlino. 

In questa drammaticità raccontata da Bordon, Bologna non è da sola. Da domani, 2 marzo, anche Rimini, Ravenna e Cesena saranno in ‘arancione scuro’. Ma, in base ai dati settimanali, rischiano anche altre province come quella di Modena dove nei giorni scorsi i posti letto Covid risultavano già pieni al 90%.  

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