Un dato su tutti: ad aprile dell’anno scorso si è registrato un aumento della mortalità del 71,5% rispetto alla media dello stesso mese tra il 2015 e il 2019.
Nel 2020 anche a Bologna è aumentata la mortalità: sono deceduti 5.338 residenti (+11,8%). Dopo un primo bimestre caratterizzato da una mortalità decisamente bassa (tendenza registrata anche a livello nazionale), sotto le Due Torri, in particolare nel mese di aprile scorso, si è registrato un aumento della mortalità del 71,5% rispetto alla media dello stesso mese tra il 2015 e il 2019. E a dicembre scorso il numero dei morti è aumentato del 44,6% rispetto alla media mensile del quinquennio precedente. A novembre 2020 un +33,6% dei decessi rispetto alla media mensile 2015-2019). Lo dimostrano i dati statistici diffusi dall’Ufficio comunale di Statistica che rivela tuttavia una stabilità del numero dei residenti e una natalità su livelli elevati, con una lieve crescita rispetto al 2019. Una situazione in controtendenza nella quale si è confermata l’attrattività di Bologna rispetto ad altre grandi città italiane. La popolazione bolognese al 31 dicembre 2020 risulta stabile con 391.412 abitanti (-0,1% in un anno, circa 570 persone in meno). Gli over 65 sono un quarto della popolazione (oltre 96.200 persone, di cui 35.321 vivono sole), gli over 80 sono il 9,3% dei residenti (36.555).
Sotto le Due Torri risiedono 209.249 famiglie, con 1,85 componenti in media. I nuclei unipersonali sono i più numerosi (110.225, pari a oltre la metà delle famiglie bolognesi; 52,7%). Spesso più famiglie anagrafiche condividono l’alloggio con altre e la prevalenza delle persone effettivamente sole (che non coabitano con altri nuclei familiari) si riduce a circa 76.200.
La dinamica migratoria
Nel 2020 la pandemia e le conseguenti misure di contenimento hanno determinato una frenata delle intense dinamiche migratorie. Nonostante questo, la città mantiene la capacità attrattiva con un saldo migratorio positivo per 1.788 abitanti, seppure inferiore alla media del quinquennio 2015-2019 (+2.845). Il bilancio è in attivo con le altre regioni italiane (+3.152 abitanti) e con l’estero (+928 persone) nonostante il blocco delle frontiere durante il lockdown. Sono invece 2.126 i residenti che hanno scelto di lasciare la città e trasferirsi nei comuni dell’area metropolitana.
La natalità
Nel 2020 a Bologna sono nati 2.976 bambini (+9 nati rispetto 2019), nonostante la congiuntura sfavorevole, la natalità è ai livelli di fine anni ’70 (relativamente elevata per la nostra città) e lievemente inferiore alla media del quinquennio 2015-2019. I bambini nati fuori del matrimonio sono il 42,6% dei neonati (in complesso 1.268), mentre sono 1.708 i bambini nati da coppie coniugate (57,4% del totale). In calo i nati da coppie di nazionalità straniera (722; -7% rispetto al 2019), che sono quasi un quarto dei nati in città. Sono 306 bimbi che hanno un genitore italiano e uno straniero.
I residenti stranieri
A Bologna, dopo un notevole flusso migratorio dall’estero iniziato negli anni Novanta, nel corso degli ultimi anni il numero degli stranieri si è stabilizzato intorno alla soglia delle 60.000 unità. Nel 2020 si registra un modesto decremento annuo (-0,3%). Gli stranieri residenti costituiscono il 15,5% della popolazione di Bologna. Le donne sono la maggioranza (32.710 contro 27.797 uomini), anche se si riscontrano ancora notevoli differenze tra le varie nazionalità, è spiccata la prevalenza femminile tra quelle dell’Europa orientale e maschile tra i cittadini del medio ed estremo oriente, nonché dell’Africa centro-settentrionale. Gli stranieri che vivono sotto le due torri sono soprattutto europei (42,4%) e asiatici (36,6%). La componente straniera è assai eterogenea, basti pensare che a Bologna sono presenti ben 152 nazionalità: le più rappresentate sono Romania con 10.300 residenti seguono a distanza Filippine (5.002) e Bangladesh (4.916).
Matrimoni e unioni civili
Durante il lockdown nel 2020 le cerimonie civili e religiose sono state sospese e nel periodo successivo le misure imposte dalla pandemia hanno comportato molte restrizioni: questo ha acuito il declino della nuzialità che da tempo si verifica a Bologna.
Nel 2020 sono stati celebrati 652 matrimoni (minimo storico dal 1871).
I riti religiosi hanno risentito maggiormente della forte riduzione: nel 2020 le nozze in chiesa sono state 85, quelle in Comune 567. La riduzione è più contenuta per le unioni civili: in tutto 39, 10 in meno rispetto al 2019.
fonte: Ufficio Statistica Comune di Bologna