Cento paramedici del 118 di Bologna saranno a disposizione dei cittadini che sabato 19 ottobre vorranno imparare come si interviene per salvare una vita in caso di arresto cardiaco. È il cuore dell’evento Viva! a Bologna in via Rizzoli, dalle 9 alle 16, a conclusione di VIVA!, settimana nazionale della rianimazione cardiopolmonare promossa da IRC, Italian Resuscitation Council. Ma VIVA! è cominciata già da qualche settimana, con l’avvio dei corsi per soccorritore riservati ai docenti delle scuole di Bologna e provincia: saranno quasi 300 gli insegnanti che il 19 mattina ultimeranno, in via Rizzoli, la fase di addestramento con l’apprendimento della parte pratica.
Insieme a loro anche gli studenti di diverse classi bolognesi. Tra loro anche Daniel Casella, il ragazzo che la primavera scorsa ha avuto un arresto cardiaco mentre era in classe alle Aldini Valeriani, salvato proprio grazie al tempestivo intervento degli insegnanti della scuola.
Per partecipare alle prove di rianimazione cardiopolmonare organizzate in via Rizzoli sotto le Due Torri per la giornata del 19,00 è sufficiente presentarsi allo stand dell’Azienda Usl di Bologna, in Piazza Re Enzo. Chi vorrà proseguire, successivamente, la propria formazione di soccorritore troverà presso lo stand tutte le informazioni per iscriversi al corso di primo soccorso più vicino al proprio domicilio.
La diffusione della conoscenza delle manovre rianimatorie cardiopolmonari elementari è riconosciuta, sempre di più, come un elemento essenziale per aumentare le possibilità di sopravvivenza in caso di arresto cardiaco. Manovre elementari, che possono salvare una vita e che chiunque, anche senza una preparazione sanitaria professionale, può eseguire. Queste manovre, praticate tempestivamente prima dell’arrivo dei soccorsi, e la presenza di defibrillatori, anticipano i tempi di intervento, dimezzandoli rispetto a quelli garantiti dalla rete del 118, e triplicano le possibilità di sopravvivenza di chi è colpito da arresto cardiaco. In Italia ciò avviene solo nel 15% dei casi, a fronte di percentuali intorno al 50% nei paesi scandinavi.
Nella provincia di Bologna sono all’incirca un migliaio, ogni anno, le persone colpite da arresto cardiaco. Solo il 22% sopravvive, nonostante il tempestivo intervento del 118, garantito entro 10 minuti dalla chiamata alla Centrale Operativa. Quello che è certo, però, è che nelle 195 volte in cui è stato possibile intervenire subito con la rianimazione cardio polmonare anticipando il 118, nel 43% dei casi (83 persone) la circolazione del sangue è stata ripristinata in maniera spontanea, e nel 52% dei casi la persona ha ripreso una buona funzionalità cerebrale.
Fonte: Ausl Bologna