Discriminazioni di genere a scuola, a Bologna nasce un sito web di supporto ai prof

Dall’idea di Cassero e dell’associazione “PrendiParte” nasce Tracce Arcobaleno, una piattaforma online che fornisce agli insegnanti materiali didattici e spunti di riflessione da usare in classe per educare all’inclusività.

«Moltiplicare gli immaginari sul mondo della scuola per rompere gli stereotipi e i pregiudizi su di sé e sulle persone grazie ad una pluralità di storie queer (identità plurale della persona nella sua complessità) e di linguaggi per raccontarle». Nasce con questo obiettivo Tracce Arcobaleno, il sito web realizzato da “Progetto Scuola” del centro Cassero LGBTQI+ (acronimo di “Lesbiche, Gay, Bisessuali, Transgender, Queer/Questioning ”) di Bologna e dall’associazione di promozione sociale bolognese “PrendiParte”, con la supervisione del Centro Risorse nazionale LGBTQI+ per combattere la violenza legata all’identità, sessuale e di genere, tra i banchi di scuola. 

Il progetto, finanziato dalla regione Emilia-Romagna, rientra nell’ambito del programma “La mia Scuola è differente” come tentativo di fornire materiali di supporto ai docenti e a tutte le persone «che vogliono migliorare il clima della propria scuola in merito alle persone e alle tematiche LGBTQI+», come si legge dalla presentazione social della nuova iniziativa.  

Il sito web, disponibile alla pagina www.traccearcobaleno.it, si compone di due sezioni. La prima, #LavagnaArcobaleno, è una vera e propria “agenda virtuale”, un insieme di materiali scaricabili e di strumenti utili alle e agli insegnanti e a tutte le comunità educative contro ogni tipo di discriminazione. Dentro e fuori dalla classe, «per portare ad azioni concrete di supporto e accoglienza», come si legge dal sito dell’associazione “PrendiParte”. Sarà presentato il prossimo 2 dicembre attraverso un incontro in video conferenza sulla piattaforma Meet, raggiungibile dal link fornito nell’evento creato su Facebook.

La seconda parte, #ZainiArcobaleno, raccoglie invece un’antologia di racconti autobiografici di soggettività LGBTQI +, ambientati tra i banchi di scuola.  Entrambi i nomi delle sezioni del nuovo sito sono anche degli “hashtag”, “tag” virtuali. Perché possano diventare messaggi in rete, di inclusività di tutte e tutti. Condivisibili anche attraverso i social, lo spazio virtuale con cui la maggior parte delle ragazze e dei ragazzi hanno a che fare tutti i giorni. Soprattutto adesso, in cui le prime occasioni di socialità scolastica sono all’80% in mano alla DAD (didattica a distanza). 

Secondo gli ultimi dati ISTAT il 41 % delle ragazze e dei ragazzi ritiene che una soluzione per uscire dalle vessazioni del bullismo sia parlarne con i propri insegnati. Almeno il 50% degli studenti in età scolare è vittima di episodi di bullismo. Di questi, la metà subisce violenza in modo asfissiante e regolare quasi tutti i giorni da parte dei coetanei e delle coetanee. Ai dati di bullismo faccia a faccia, si aggiungono quelli della violenza sul web, attraverso chat, mail e social network (il cyberbullismo). Di tutte le forme di violenza, infatti, il 22% è demandata a quella da tastiera. Questi dati raccolgono anche una specifica forma di violenza, quella omofobica che <mette in pratica, rendendole ovvie e naturali, le discriminazioni che esistono nella società senza bisogno di un’elaborazione che le giustifichi>>, come si legge nel report finale della ricerca nazionale sul bullismo omofobico nelle scuole superiori italiane dell’Arci Gay Bologna. 

I materiali di supporto agli insegnanti saranno utili a contrastare nel prossimo futuro tutte le violenze discriminatorie tra i ragazzi e le ragazze. Il progetto “TracceArcobaleno” si pone proprio su questo solco: iniziare da un punto, quando <<non si sa bene da dove partire>> per combattere la violenza in tutte le sue forme.  

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