Una piantagione di 300 piante di marijuana scoperta nel Bolognese, arrestati 2 coltivatori

Si ritiene che dalla piantagione si potessero ricavare almeno 35 chili di marijuana che, venduta sul mercato dello spaccio bolognese, avrebbe portato a un guadagno potenziale di 350mila euro. 

Circa 300 piante di marijuana per un peso complessivo di circa 340 chili. È la piantagione ritrovata dalla polizia locale dell’Unione Reno Galliera nelle campagne di San Pietro in Casale, nel Bolognese, all’interno di un terreno di proprietà di due uomini, italiani di 56 e 49 anni, i quali sono stati arrestati con l’accusa di coltivazione di stupefacenti in concorso. Dalla ricostruzione della polizia locale, una volta che le piante erano pronte e cioè che i fiori fossero già belli maturi, venivano poi trasportate in un casolare poco lontano, dove era stata realizzata una sala attrezzata con un ventilatore per l’essiccazione.

Dopo il ritrovamento, sono seguite indagini più approfondite con appostamenti anche in borghese che hanno permesso di individuare i due agricoltori. «A differenza del solito le piante non erano concentrate in uno spazio ridotto ma sparse in un’area vasta e coltivate fra altri arbusti in modo da occultarle e renderle meno visibili», ha commentato il comandante della Polizia Locale Reno Galliera, Massimiliano Galloni. 

Da una prima stima, si ritiene che dalla piantagione si potessero ricavare almeno 35 chili di marijuana che, venduta sul mercato dello spaccio bolognese a circa 10 euro a grammo, avrebbe portato a un guadagno potenziale di 350.000 euro. 

 

foto. da archivio

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