Rivolta carceri Bologna, «Polizia Penitenziaria abbandonata da tutti» 

Sola e abbandonata da tutti. Si sente così la polizia penitenziaria di Bologna dopo la grave rivolta dei giorno scorsi all’interno del carcere Dozza che ha portato all’inagibilità del reparto giudiziario. A denunciare questo abbandono a sé stessa è stato ieri il segretario regionale del sindacato di polizia Uil PA Polizia Penitenziaria dell’Emilia-Romagna, Domenico Maldarizzi: «Abbiamo un Reparto Giudiziario distrutto, tutto bruciato e senza il minimo livello di sicurezza e i ristretti sono stipati nelle loro celle chiusi per 24 ore al giorno (anche se questo stato di cose l’hanno provocato loro) fino a quando resisteranno?», si chiede Maldarizzi. 

Tutte le organizzazioni sindacali hanno inviato missive al governo e alle Istituzioni competenti per l’inagibilità del Reparto Giudiziario, «ad oggi nessuno si è degnato di rispondere o di prendere dei provvedimenti o persino come accadeva fino a ieri una pacca sulla spalla, nulla! Il buio assoluto», conclude il segretario Uil PA. 

Il trasferimento di 50 detenuto coinvolti nella rivolta «è stato come togliere un bicchiere d’acqua da una piscina olimpionica», ha continuato Maldarizzi. Il segretario Uil ricorda che anche nel carcere c’è il pericolo di contagio da Coronavirus e che chi ci lavora non hanno le mascherine ma utilizzano sciarpe e scaldacollo per coprirsi naso e bocca. 

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