A San Giovanni in Persiceto il bar della scuola fa posto a un’aula per attività con ragazzi disabili

All’interno del nuovo spazio si realizzeranno progetti concreti per i giovani con disabilità motorie, linguistiche e legate all’apprendimento volti a valorizzare la loro creatività. La nuova aula stata ricavata dal vecchio bar della scuola ormai in disuso.

Cre-attiva. Si chiama così un nuovo spazio ricreativo nella scuola IIS Archimede di San Giovanni in Persiceto, nel Bolognese, che dà una svolta a un problema che molto spesso rimane nella penombra: quella dei ragazzi e delle ragazze con disabilità. All’interno del nuovo spazio si realizzeranno progetti concreti per i giovani con disabilità motorie, linguistiche e legate all’apprendimento volti a valorizzare la loro creatività e la loro integrazione all’interno della scuola.  La nuova aula cre-attiva è stata ricavata dal vecchio bar della scuola ormai in disuso. Precedentemente i ragazzi avevano a disposizione altri ambienti che gli permettevano di svolgere le loro attività giornaliere, ma grazie a questo ampliamento i ragazzi godono di tutto lo spazio necessario per coltivare la loro manualità e creatività.

Il laboratorio di argilla e l’orto, ricavato nel grande giardino del polo scolastico, sono solo due fra i laboratori attivi all’Archimede. I lavori realizzati con la creta, grazie al forno acquistato con i finanziamenti della scuola, vengono esposti nell’atrio e, nelle giornate della scuola aperte al pubblico, è possibile acquistarli tramite offerta libera. Due delle opere in argilla esposte all’interno della scuola hanno un grande valore simbolico poiché realizzate in occasione della giornata Mondiale dell’autismo per il concorso indetto dall’associazione DiDi ad Astra. Il concorso, che si svolge ogni anno, ha come obiettivo quello di far partecipare attivamente ragazzi affetti da disabilità e di sensibilizzare sul tema in modo da contribuire all’inclusività.

Spicca, inoltre, fra i vari progetti quello di cucito. Si svolge ormai da un paio d’anni ma è solo da due che i ragazzi hanno a loro disposizione una macchina da cucito. Da laboratorio trasversale, in cui si praticava lo studio dei materiali, si è trasformato in qualcosa di più grande dove adesso i ragazzi sono in grado di realizzare svariati oggetti nel rispetto dell’ambiente. Porta computer o tablet, borse, astucci, gonne sono tutte creazioni artigianali in cui è impiegato materiale di scarto (tra cui tessuti, legno, bottoni, carta) offerto dal centro di riuso creativo dei materiali di scarto aziendale «ReMida».

La ricchezza di questi progetti, come ci spiegano le docenti di sostegno Lidia Tassone e Maria Vanni, “sta nella prospettiva di far sviluppare ai ragazzi delle abilità che poi gli consentiranno di spenderle al di fuori della scuola all’interno di aziende o cooperative.” La professoressa Catia Rizzati, docente di coordinamento delle attività per allievi diversamente abili ribadisce l’importanza di questi progetti di vita per i ragazzi e auspica, in futuro, la creazione di qualcosa che anche in un futuro lavorativo possa tenere insieme il già solido gruppo di ragazzi.  

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