Tasse sanitarie, Bologna verso una distinzione in base al numero dei figli a carico

È stato approvato ieri dal Consiglio comunale di Bologna un ordine del giorno che propone per le tasse sanitarie una distinzione in base a fasce di reddito pro capite.  La proposta, che era stata presentata nel 2017 dal gruppo consigliare Insieme Bologna, terrebbe conto del numero di componenti del nucleo familiare. Tale sistema «sarebbe da un lato più equo e dall’altro più trasparente rispetto a possibili comportamenti elusivi», hanno scritto i consiglieri nel testo della proposta. 

Secondo il gruppo Insieme Bologna, il sistema attuale «penalizza ancora molte famiglie e in particolare quelle con più familiari a carico». Questo perché calcola le spese sanitarie dei cittadini secondo un criterio progressivo, distinguendo tre fasce di reddito del nucleo familiare senza contare il numero di figli a carico. «Tale meccanismo risulta penalizzante per chi contrae matrimonio e per chi investe nell’istruzione dei figli, con conseguente danno sociale ed economico per l’intera collettività nel medio-lungo periodo», ha sottolineato il gruppo. 

L’ordine del giorno – firmato dei consiglieri Gian Marco De Biase, Giulio VenturiRaffaella Santi Casali, Claudio MazzantiMichele Campaniello, Giulia Di Girolamo, Maria Caterina MancaRoberto Fattori – è stato approvato con 25 voti favorevoli (Insieme Bologna, Partito democratico, Movimento 5 stelle, Città Comune, Coalizione civica e Gruppo misto) e 3 astenuti (di Lega Nord). Il testo invita il sindaco e la Giunta a proporre la revisione alla Giunta regionale e all’Assemblea Legislativa dell’Emilia-Romagna e ad essere aperti ad un possibile confronto con il governo nazionale. 

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