Medici e Infermieri, a Bologna alloggi gratuiti per chi lavora nei reparti Covid

A Bologna sarà attivato un nuovo servizio di alloggi interamente gratuito per il personale dei reparti Covid e dei Pronto Soccorso.

«Da lunedì 9 novembre la Fondazione Sant’Orsola per l’emergenza sanitaria attiverà un servizio di alloggio gratuito per il personale attraverso una convenzione con Federalberghi per chi lavora nei reparti Covid-19 e nei Pronto Soccorso». È quanto si legge in una nota delle Aziende Sanitarie, ripresa ieri dall’assessore alla Sanità del Comune di Bologna Giuliano Barigazzi, nel corso di un’interrogazione nel Question time comunale. Il tema all’ordine del giorno è stato, su proposta del consigliere comunale Gian Marco De Biase, «Covid e condizioni del personale ospedaliero».  

La domanda del consigliere prende le mosse da un fatto di cronaca di pochi giorni fa, quando un infermiere di Bologna, dopo un turno di 11 ore in un reparto Covid, ha causato un incidente stradale ed è stato multato dai Carabinieri, in quanto ritenuto «non in grado di conservare il controllo del veicolo», come si legge nel verbale. L’interrogazione ha quindi sollecitato l’attuale amministrazione a fornire risposte circa le condizioni di medici e infermieri, in questo periodo massacrati da turni di lavoro sempre più duri – continua ancora la denuncia del consigliere – dovuti all’aumento dei contagi ma anche alla precarietà delle assunzioni, che rende sempre insufficiente il personale medico preposto alla cura dei malati Covid, tanto che gli altri reparti subiscono continuamente tagli e chiusure. Infine l’interrogazione ha posto l’accento sulla possibilità, da parte dell’Azienda sanitaria locale, di istituire accordi e progetti con l’ordine dei medici e degli infermieri in modo da garantire convenzioni, con hotel o altre strutture ricettive, per ridurre al minimo gli spostamenti del personale ospedaliero da e per il lavoro.  

Ed è proprio quello in cui sono impegnate in questi mesi le Aziende Sanitarie di Bologna, almeno da quanto si legge nella nota inviata all’assessore Barigazzi e integralmente ripresa. Qui si legge che in tutte le strutture sanitarie di Bologna, aperte 24 ore su 24, i turni notturni sono sempre di circa 11 ore ma che, come previsto dalla legge, il ricambio del personale – cui spettano almeno altre 11 ore di riposo tra un turno e l’altro – è sempre garantito. Inoltre, la nota precisa che da metà dicembre non solo sarà disponibile una nuova graduatoria da cui poter attingere nuovi infermieri, ma che, sempre per lo stesso periodo, si svolgerà una sessione di laurea infermieristica da cui poter attingere ulteriore personale in caso di necessità. Infine viene annunciato un servizio di foresteria attivato dal primo ottobre dal Sant’Orsola, che proseguirà anche dopo l’emergenza e richiederebbe al dipendente un contributo massimo di 15 euro, mentre il resto sarebbe pagato dalla Fondazione. Totalmente gratuito è invece l’ulteriore servizio di alloggio, che partirà dal 9 novembre grazie alla collaborazione con Federalberghi e che sarà disponibile per i lavoratori dei reparti Covid-19 e dei Pronto Soccorso «senza limiti di pernottamenti, e per chi viene assunto dopo il primo novembre, in qualsiasi reparto presti servizio, per un periodo massimo di un mese, in attesa che trovi autonomamente una sistemazione definitiva». Entrambi i servizi sono sostenuti dalle donazioni e non utilizzano risorse pubbliche. 

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