Bologna e Lampedusa insieme a favore del Global Compact per l’immigrazione

«Serve una concreta integrazione e canali di immigrazione legali, ordinati e sicuri»: sono le parole dei sindaci di Bologna e Lampedusa, Virginio Merola e Totò Martello, che durante un incontro tenutosi oggi a Bologna hanno annunciato un’azione comune per far aderire le città italiane ai principi del Global Compact per l’immigrazione. Tale accordo, proposto dall’Onu (Organizzazione delle Nazioni Unite) e che l’Italia non ha firmato, si compone di linee guida non vincolanti per la gestione del fenomeno migratorio.

L’incontro tra i due sindaci, organizzato dal Comune e l’Università di Bologna in collaborazione con la Rete per il Dialogo Euro-mediterraneo, si è incentrato sulla discussione di tale accordo che ha fra i principi guida la centralità dell’individuo, il rispetto dei diritti umani, delle differenze di genere e la lotta allo sfruttamento e al traffico di esseri umani. Tali principi non sono vincolanti legalmente per le nazioni che vi aderiscono ma indicano il percorso ideale secondo l’Organizzazione delle Nazioni Unite per gestire nel miglior modo possibile il fenomeno migratorio.

«È importante diffondere e radicare i principi del Global Compact e il nostro impegno va esattamente in questa direzione», hanno detto Merola e Martello. I due hanno, quindi, espresso l’intenzione di coinvolgere il maggior numero di città italiane nell’adesione a tali linee guida. «Siamo convinti che sia necessario sviluppare patti di collaborazione tra città, ad iniziare da quelle del Mediterraneo, con l’obiettivo di sviluppare rapporti economici, commerciali e culturali», hanno concluso i sindaci.

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