La città degli alberi, a Bologna si spera in un minore inquinamento dell’aria

Sono 4000 gli alberi piantati tra il 2016 e il 2018 a Bologna: è una misura della Comune per respirare un aria più pulita in città. Da 79.000 esemplari, oggi la quota è salita a quasi 83.000. L’aumento del verde in città, e di conseguenza anche di una possibile aria più respirabile, ha spinto l’assessore comunale all’Ambiente, Valentina Orioli, a proporre oggi in Consiglio l’adesione al “Patto dei sindaci per il clima e l’energia”, un movimento globale nato nel 2008 e promosso dalla Commissione europea, per coinvolgere le città europee nella lotta al cambiamento climatico. L’obiettivo del patto è tagliare almeno del 40 per cento le emissioni di anidride carbonica (Co2) e altri gas serra entro il 2030. Bologna aveva già aderito nel 2008 al “Patto dei sindaci”, il cui fine era la riduzione del 20 per cento di CO2 entro il 2020.

A Bologna l’aumento degli alberi in questi due anni è stato possibile sostituendo le piante malate e a fine ciclo di vita con nuovi esemplari. La scelta delle specie botaniche impiegate è stata fatta sia in funzione del valore estetico, sia per la loro capacità di catturare e assorbire sostanze inquinanti e Co2. Grazie alle ricerche scientifiche svolte da un progetto europeo che era stato assegnato al Comune di Bologna in collaborazione con il Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) e con l’istituto di Biometeorologia (Ibimet),  è stato possibile scegliere le piante più appropriate.

Inoltre,  il Comune ha interrato nuovi alberi nell’ambito di progetti edilizi che coinvolgono anche soggetti privati. «Più alberi, più benefici per tutti. I progetti futuri che abbiamo in cantiere porteranno 130 ettari di verde a Bologna», ha dichiarato il sindaco di Bologna Virginio Merola.

 

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