Elena, disabile a Bologna: «Dagli ‘ostacoli’ nascono opportunità»

«Mi chiamo Elena, ho 27 anni, e vivo a Bologna.  Sono in carrozzina dalla nascita ed ho sempre vissuto la vita da una prospettiva meno alta, ma, mai meno all’altezza. Amo comunicare perché le parole e la voce sono in grado di superare le barriere più difficoltose ed arrivare dappertutto, ed è proprio di barriere, partendo dal mio punto di vista, che vorrei parlarvi. 

Le barriere architettoniche 

Una barriera architettonica in tempi non sospetti (quando una persona con disabilità non usciva di casa per prendere nemmeno un raggio di sole), come ad esempio una scala, non è mai stata considerata e percepita dalla società come un problema ma bensì era, solamente, parte del patrimonio artistico di una città o di un paese, una porta sul mondo.  Con il passare dei giorni, degli anni e dei secoli il mondo è cambiato, si è arricchito e la barriera in questione è diventata sempre di più un vero e proprio ostacolo per una fetta importante di popolazione. Per chi, ad esempio, con le quattro ruote vuole scivolare sul mondo e vivere la vita in una società sempre più inclusiva e sempre meno integrata, con il sole rigorosamente in fronte. 

Sono alla fermata dell’autobus e devo raggiungere uno studio medico per una visita importante, non ho la patente, quindi nemmeno la macchina, ma, ho una buona dose di positività e speranze nel servizio pubblico.  Arrivo alla fermata dell’autobus con l’aria pungente in faccia che mi ricorda che l’estate è finita, già da un po’. Passano dieci minuti, passa mezz’ora e di miei simili con le ruote ne passano abbastanza per far sì che, per la teoria delle probabilità e del buon senso, uno accessibile possa assolutamente passare e permettermi di salire, ma, così non è e io perdo la visita tanto attesa.  

Questo è uno dei tanti aneddoti e dei tanti esempi di cui posso raccontarvi che vivo spesso nelle mie giornate, che sia un mezzo pubblico oppure un negozio che ha un determinato capo che m’interessa ma che non posso raggiungere perché a tenerci divisi è un “gradone” più alto di me!  Riuscire ad informare ed a far conoscere metodi o accorgimenti per rendere il mondo un posto più accessibile significa anche arricchirsi culturalmente ed aprire strade ed opportunità anche a chi, spesso una strada, ha difficoltà a percorrerla. Io sarò sempre pronta a fare informazione ed a far sì che da un ostacolo possa nascere un’opportunità».
 

Elena

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