Zerocalcare inaugura il nuovo Xm24, una caserma abbandonata in via Ferrarese

Il centro sociale Xm24 incontra questa sera Zerocalcare per parlare della realtà attuale dei centri sociali. Dopo lo sgombero di via Fioravanti, venerdì scorso il collettivo ha occupato un nuovo spazio abbandonato, l’ex caserma Sani di via Ferrarese 199, dove accoglierà e intervisterà il fumettista che proprio ieri ha strigliato la giunta comunale: «Questa amministrazione vuole spazzare via i centri sociali». Una critica alla giunta del sindaco di Bologna, Virginio Merola, che arriva dopo pochi giorni dalla chiusura del termine, fissato al 15 novembre, per trovare un nuovo spazio a Xm24 come siglato nell’accordo post-sgombero.A inizio del mese l’assessore alla Cultura, Matteo Lepore, aveva individuato la soluzione in uno stabile lungo via Zanardi 378, quindi oltre l’autostrada, luogo in cui Xm24 non dovrebbe dare «troppo fastidio a chi vive la città». Ma la scelta, ovviamente, sembra non esser stata apprezzata dal collettivo che l’ha subito bocciata perché lo spazio si trova lontano dalla Bolognina, dove Xm è nato. 

E così durante il fine settimana scorso il centro sociale ha riaperto occupando l’ex caserma, un luogo chiuso ed abbandonato da vent’anni che ora «diventa uno spazio di autogestione, solidarietà ed aggregazione», dice il collettivo. Per 17 anni Xm24 ha portato avanti numerose attività sociali e culturali autogestite nel vecchio mercato di via Fioravanti 24. Qui ha dato vita a una scuola di italiano, una palestra, una ciclofficina, una sala prove, uno spazio di controinformazione e ha organizzato concerti e festival di musica indipendente. «È stato un luogo dove tante attività hanno potuto sottrarsi alla logica del profitto, un luogo di sperimentazione umana e politica», ha affermato il collettivo. Il centro sociale ha voluto poi sottolineare come quella dell’occupazione non è un’azione di velleità ribellistica, bensì una risposta all’attuale repressione delle realtà autogestite. «Abbiamo occupato perché ci hanno sgomberato, uno sgombero politico (avvenuto il 6 agosto scorso) seguito da un continuo bluff da parte del Comune con appuntamenti rimandati fino alla proposta dello spazio di via Zanardi», ha detto un attivista. 

Sulla nuova occupazione della caserma di via Ferrarese, il presidente del quartiere Bolognina, Daniele Ara, ha spiegato che il Comune ha programmato sull’area della caserma una trasformazione urbanistica con la possibilità di creare residenze private, verde e servizi pubblici. «La Cassa depositi e prestiti (Cdp), a quanto risulta, ha un progetto ed è in attesa di un partner finanziatore. Abbiamo provato a mettere a disposizione dei cittadini e delle associazioni un’area verde di quasi tre ettari, ma non ci siamo riusciti, perché trattare con la Cdp è difficile», ha dichiarato Ara 

Per Xm gli spazi pubblici abbandonati sono una situazione a cui opporsi: «Abbiamo bisogno di luoghi per vivere, sperimentare e socializzare fuori dalle logiche di mercato e contro l’isolamento. Per costruire ciò che non c’è e ricercare quello di cui abbiamo bisogno», ha dichiarato il gruppo, che condanna la giunta attuale per non aver voluto riconoscere le esigenze di una grande parte della città. Critica a cui fanno eco i commenti di Zerocalcare, che ieri era alla Feltrinelli di piazza Ravegnana per presentare il suo ultimo libro e dove, parlando di quando era più giovane, ricorda: «Bologna era una fucina di spazi sociali, di aggregazione e di cultura. Questa cosa è stata messa sotto attacco negli ultimi anni e mi dispiace molto. Ho visto che ha aperto un nuovo Laboratorio Crash e se qualcosa comincia a ritornare io sono solo che contento». Crash ha infatti da poco, e dopo qualche anno di blocco, trovato un nuovo spazio dove rinascere: l’ex Centrale del latte di via Corticella 129. 

Foto: Michele Lapini

 

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