Saranno però tendenzialmente in presenza le prove di esame e le prove finali a partire indicativamente dal mese di febbraio.
Le lezioni e le esercitazioni continueranno a svolgersi sia in presenza che online, per non escludere gli studenti che, nell’incertezza del periodo, non hanno preso casa nelle sedi universitarie. Saranno però tendenzialmente in presenza – salvo motivate eccezioni per specifiche categorie di studenti – le prove di esame e le prove finali a partire indicativamente dal mese di febbraio. Lo ha deciso questa mattina il Senato accademico dell’Università di Bologna che precisa che apposite linee guida di Ateneo disciplineranno i casi in cui, per singoli corsi di studio, saranno previste deroghe a tali norme. «Il segnale che vogliamo lanciare è molto chiaro ed è quello di un graduale ritorno in presenza, accompagnato da idonee misure di diritto allo studio, per le quali ci adopereremo anche a livello nazionale», ha dichiarato il Rettore dell’università di Bologna Giovanni Molari.
«Il diritto allo studio – aggiunge Federico Condello, Delegato d’Ateneo per le Studentesse e gli Studenti – dovrà essere la nostra stella polare. Dobbiamo ricordare che la crisi pandemica farà sentire i suoi effetti, a livello di ISEE, a partire dal 2022. Avremo esigenze eccezionali alle quali far fronte con sforzi eccezionali e congiunti. La didattica telematica non è una risposta al diritto allo studio».