“Una casa in San Donato”: un appartamento che rende indipendenti persone con disabilità

Dare la possibilità a persone disabili di vivere da sole stabilmente in una casa e sviluppare autonomia: è l’obiettivo del progetto “Una casa in San Donato”, realizzato dalla fondazione “Dopo di Noi “di Bologna e presentato oggi in una conferenza stampa a Palazzo D’Accursio. L’iniziativa metterà a disposizione una casa in via San Donato con quattro camere da letto, due bagni, un’ampia cucina e due terrazzi, dove potranno convivere in un ambiente familiare 5 persone. La volontà della fondazione è aiutare le famiglie nel momento in cui c’è un genitore che invecchiando non può più aiutare un figlio disabile che ha ancora bisogno di assistenza».

Come ha spiegato Luca Marchi, direttore della fondazione “Dopo di Noi”, alla base dell’iniziativa c’è una doppia speranza: da un lato che il disabile riesca a sviluppare autonomia, dall’altro che il genitore veda il proprio figlio «non più come l’eterno bambino ma come un adulto autonomo».  A guidare la fondazione nella realizzazione dell’iniziativa sono state le mamme di persone disabili, definite da Tiziana Roppoli, coordinatrice pedagogica di Dopo di Noi «donne indomiti, che non mollano e non invecchiano mai». La loro esperienza servirà alla fondazione per indirizzare il sostegno necessario e creare un ambiente più confortevole possibile. A tal proposito Giuliano Barigazzi, assessore al Welfare del Comune di Bologna, durante la presentazione del progetto ha insistito sull’importanza di far partecipare le persone alla creazione di azioni di sostegno a loro destinate: «Il welfare del futuro sarà fatto da percorsi, servizi, reti sociali alla cui base c’è il coinvolgimento dei cittadini, in questo caso le mamme».

La fondazione ha già attivi 5 appartamenti simili sul territorio, in cui vivono attualmente 13 persone. A differenza di questi la nuova casa sarà, però, per persone che necessitano di assistenza costante. A mettere a disposizione l’appartamento è stata l’associazione ASP Città di Bologna, mentre i costi per la ristrutturazione e del sostegno del programma nel tempo sono in parte coperti dalla Regione Emilia-Romagna.

Un contributo è arrivato anche dall’azienda francese di fai da te Leroy Merlin, che si è impegnata a fornire gratuitamente gli arredi e i materiali necessari. I lavori partiranno questo mese e l’avvio del progetto è previsto per settembre. Per sostenere l’iniziativa è stata, inoltre, lanciata la raccolta fondi dal nome “Insieme realizziamo l’impossibile”, accompagnata da un video dal titolo “Lo sguardo delle mamme”. Il filmato raccoglie quelle che sono le esigenze e le speranze delle donne per il futuro dei propri figli.

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