Cocaina dal Sud America a Bologna. Rifornivano di droga le principali piazze bolognesi facendola arrivare dal Perù e dalla Colombia attraverso la Spagna. La scorsa notte sono state arrestate per spaccio per spaccio di sostanze stupefacenti 12 persone (6 custodie cautelari in carcere, 3 arresti domiciliari e 3 obblighi di dimora). Tra i coinvolti anche Gianluca Landi detto “Kuscino”, famoso capo tifoso del Bologna, e Cristiano Lucchinelli, figlio di un noto campione di motociclismo.
Le indagini, svolte dai carabinieri e coordinate dalla Procura di Bologna, e hanno sfruttato intercettazioni telefoniche, e videocamere di sorveglianza. Il lavoro degli agenti è stato complicato dal fatto che i criminali usassero spesso dei soprannomi e non parlassero mai esplicitamente delle loro operazioni.
Fra i principali indagati c’è Claudio Pawan, che si occupava di far arrivare la droga in Italia passando dalla Spagna, dove veniva aiutato da due suoi contatti albanesi. La cocaina passava i controlli o dentro valigie con doppio fondo o anche dentro bottiglie di liquori e tubetti di creme. Pawan era poi aiutato dalla madre e dalla compagna, anche loro arrestate. Le donne erano incaricate di custodire le sostanze o di effettuare trasferimenti. La cocaina veniva poi ulteriormente frazionata e affidata ad una rete di spacciatori incaricati di venderla nelle piazze bolognesi. Fra questi compare Gianluca Landi, uno degli storici fondatori dei “Mods”, un gruppo ultras tra i più conosciuti a Bologna e in tutta Italia. Quest’ultimo era incaricato di rifornire la curva dello stadio bolognese.
A capeggiare un ulteriore giro di spaccio era poi il pregiudicato Stefano Lepore, anche lui supportato da contatti albanesi. Il giro di droga andava a soddisfare richieste trasversali nel territorio, sia di professionisti, principalmente con cocaina, sia delle piccole piazze come quelle in zona universitaria, qui principalmente con marijuana ed hashish.
