Nuova vita per 3 luoghi storici di Bologna, diventeranno spazi di co-housing e co-working

Nasceranno un co-housing per anziani nel complesso di Santa Marta, in Strada Maggiore e un edificio abitativo per giovani nel quartiere Porto-Saragozza.

Il complesso di Santa Marta, la chiesa della Madonna del Baraccano e il Quadrilatero nel quartiere Porto-Saragozza: sono i 3 edifici di ASP (Azienda Servizi alla Persona) che verranno restaurati a Bologna per rispondere ai nuovi bisogni dei cittadini. Il complesso di Santa Marta che si trova in Strada Maggiore 74, diventerà un “senior housing”, ovvero una residenza per anziani autosufficienti in cui poter condividere spazi e servizi e facilitare la socializzazione. Il Quadrilatero, un edificio di oltre 11mila metri quadri con 5 ingressi in via del Porto, via Don Minzoni e via Fratelli Rosselli, verrà trasformato, invece, in una struttura abitativa con oltre 100 appartamenti in locazione calmierata. Risponderanno ai bisogni delle nuove generazioni di giovani lavoratori e studenti attraverso diversi spazi comuni, come un “co-working” (spazio dove lavorare insieme) e un’area verde ideale per la socializzazione. Infine, verrà restaurato il Santuario della chiesa della Madonna del Baraccano, situata nella piazza omonima, lungo via Santo Stefano.

Complesso di Santa Marta e Senior Housing: «Longevità attiva e innovazione sociale»

Il progetto propone una nuova forma di residenzialità innovativa il cosiddetto “co-housing” (co-abitare) applicata ad una fascia d’età, quella degli anziani che hanno bisogno di socializzare, di stare insieme, di potersi aiutare a vicenda e di ritrovare quella sicurezza e quella tranquillità che magari, abitando da soli non hanno. Proprio in questo periodo di crisi a causa della pandemia molti anziani sono rimasti da soli, isolati, senza nessuno che li potesse aiutare o banalmente scambiarci una chiacchiera. «Il co-housing non è un semplice condominio, è un tipo di insediamento abitativo dove ognuno ha il suo appartamento ma ci sono altri spazi destinati all’uso collettivo, come ad esempio: cucine, lavanderie, laboratori di bricolage, palestra, bibilioteca e così via. All’interno si instaura una “comunità intenzionale”, i vicini si scelgono tra loro e sviluppano un progetto di convivenza. Questo porta a vantaggi sia economici che ecologici, ma soprattutto sociali», afferma Rosanna Favato, amministratrice unica di ASP città di Bologna.

Quadrilatero tra via Don Minzoni, via Fratelli Rosselli e via del Porto, edificio residenziale e co-working

Il progetto di questo edificio prevede una struttura funzionale rivolta ai giovani e in armonia con il contesto in cui si trova, in prossimità con il MamBo, il museo di arte moderna e la cittadella delle arti. Il progetto si sviluppa su tre linee principali: la sostenibilità energetica e l’attivazione di processi di economia circolare, la riattivazione e il potenziamento della funzione pubblica del pian terreno che svolgerà attività collettive rivolte ai giovani come un co-working e dei laboratori, la definizione delle tipologie di abitazioni che puntano ad essere confortevoli e funzionali. «Da queste linee guida scaturisce la possibilità di attuare un progetto di riuso virtuoso, aggiornato, inclusivo e sostenibile di questo importante edificio, per determinare un aumento della qualità architettonica, ambientale e sociale anche nel tessuto urbano immediatamente circostante», commenta Massimo Iosa Ghini, architetto incaricato del progetto.

Restauro della chiesa della Madonna del Baraccano, conservare storia e memoria

Quest’ultimo progetto prevede il restauro del Santuario e dei beni artistici in esso contenuti, in particolare dell’affresco di cui è protagonista la famosa “Madonna del Baraccano detta della Pace”, ritenuta miracolosa. In particolare verranno restaurati la chiesa, la cinta delle antiche mura, l’ex convenuto e il portico che affaccia su via Santo Stefano.

 
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