Luminarie in via D’Azeglio, sarà “Futura” di Lucio Dalla a illuminare Bologna durante le feste

A partire da giovedì 3 dicembre, nella zona pedonale di via d’Azeglio, verranno istallate le nuove luminarie fatte dei versi della storica canzone di Dalla.

Sarà “Futura” di Lucio Dalla a illuminare il centro storico di Bologna durante le feste a partire da giovedì 3 dicembre. Come già accaduto negli anni passati infatti, nella zona pedonale di via d’Azeglio verranno istallate le luminarie natalizie con le frasi di una canzone che «quest’anno hanno un significato ancora più profondo degli scorsi anni – ha dichiarato l’assessore comunale alla cultura Matteo Lepore. I versi del brano Futura di Lucio Dalla sono un segno di speranza, una luce che illumina il domani». Nel rispetto delle misure di contenimento imposte dalla pandemia del coronavirus non è prevista alcuna cerimonia per l’accensione delle luminarie.  

Il progetto verrà realizzato per la collaborazione tra il Consorzio dei commercianti di via D’Azeglio pedonale, il Comune di Bologna, la Fondazione Lucio Dalla, la Fondazione Sant’Orsola e Confcommercio Ascom Bologna. Progetto che rappresenta anche un momento di solidarietà e beneficenza da parte della comunità, infatti «grazie alla generosità di Bologna – commenta Giacomo Faldella, presidente della Fondazione Sant’Orsola – quest’anno con l’asta delle luminarie potremo realizzare, dopo quella del Day hospital, la ristrutturazione della degenza dell’Oncologia medica, un reparto tutto nuovo, immerso nella luce e nel verde, dove i pazienti potranno trovare un luogo ideale per ricevere cure d’eccellenza». 

La canzona scelta, del 1980, fa parte dell’album «Dalla» che ha da poco compiuto 40 anni. Inoltre, l’artista Pablo Echaurren, che ha avuto la fortuna di conoscere Dalla di persona, ha accolto l’invito a intrecciare il proprio immaginario con le parole di “Futura”, disegnandone il titolo oltre che altre immagini che contribuiranno a rinnovare e ad animare la magia della canzone. Andrea Faccani, presidente della Fondazione Lucio Dalla, ricorda: «Lucio raccontava di avere scritto Futura seduto davanti al muro di Berlino, immaginando che la vita, Futura appunto, lo avrebbe abbattuto disegnando un futuro diverso, migliore. Questa è la certezza che speriamo che le parole di Lucio che brilleranno su via D’Azeglio infondano in ciascuno di noi». Un messaggio di speranza in un periodo di emergenza drammatico con cui, almeno a Natale, «Aspettiamo che ritorni la luce, di sentire una voce, aspettiamo senza avere paura, domani», proprio come cantava Dalla. 

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