L’Europa finanzia il progetto italiano per il contrasto al razzismo nelle città, c’è anche Bologna

Finanziato SUPER, il progetto di 3 città italiane, tra cui Bologna, per il contrasto al razzismo nelle città. Avrà un budget totale è di circa 300.000 euro, di cui di cui l’80% (circa 240.000 euro) viene dal cofinanziamento dell’Unione europea. 

C’è anche Bologna tra le città, insieme a Torino e Reggio Emilia, che hanno presentato un Piano Nazionale contro il razzismo e selezionato oggi fra quelli finanziabili dalla Commissione europea nell’ambito del bando REC – RightsEquality and Citizenship (Diritti, Uguaglianza e Cittadinanza). Le tre città italiane, con Torino capofila, hanno realizzato un progetto chiamato SUPER che sta per SUPport Everyday fight Against Racism (ovvero “Sostenere la lotta quotidiana contro il razzismo”) che prevede attività di formazione per forze dell’ordine, dipendenti pubblici e leader di comunità e la costruzione di strategie e piani d’azione da adottare a livello locale e nazionale. In particolare, Bologna ha approvato nel 2018 un “Piano locale per un’azione amministrativa non discriminatoria e basata sui diritti umani per le nuove cittadine e i nuovi cittadini”. 

Soddisfatta  l’assessora alle Pari opportunità e Contrasto alle discriminazioni del Comune di Bologna, Susanna Zaccaria:«Sono molto contenta dell’approvazione del progetto SUPER e del partenariato con Torino e Reggio Emilia. Tante tra le persone che vivono in Europa devono affrontare razzismo e discriminazioni, fino alla più estrema manifestazione dei delitti dell’odio. Gli atti discriminatori possono però anche essere presenti in tutte le istituzioni, influenzando le politiche e impattando sulla vita delle persone e sul loro accesso al lavoro, ai servizi sanitari, alla casa e all’educazione. Le Città, livello di governo più vicino ai cittadini, non lo possono ignorare e devono agire con coraggio, mettendo in campo misure concrete e politiche per garantire pari opportunità e pari partecipazione alla vita sociale».

Il progetto SUPER nasce dalla necessità delle 3 città di contrastare il razzismo e i crimini d’odio da esso motivati. I cosiddetti hate crimes, infatti, sono una delle principali minacce alla coesione sociale, in quanto colpiscono le vittime e le loro comunità, diffondendo sentimenti di insicurezza e divisione. Nel suo Report 2019, l’Agenzia europea dei Diritti Fondamentali (FRA) sottolineava la necessità di dotarsi di Piani d’azione a tutti i livelli nel contrasto al razzismo. Un’indicazione accolta dalla Commissione europea, che appena un mese fa ha presentato il suo Piano d’azione dell’Unione europea contro il razzismo per il quinquennio 2020-2025..

Al momento il quadro normativo italiano non rispecchia appieno le indicazioni comunitarie e internazionali, visto che l’Italia è fra i pochi Paesi a non essersi dotata di un Piano d’azione in questo ambito. Al di là del livello nazionale, però, le istituzioni locali possono giocare un ruolo importante nell’affrontare la discriminazione e nel supportare le persone che la subiscono: sono gli enti più vicini a cittadini e cittadine, lavorano a stretto contatto con i e le leader di comunità e le organizzazioni della società civile, e hanno una profonda conoscenza delle debolezze e dei punti di forza del territorio. Negli anni, quindi, diverse municipalità hanno avviato molte progettualità in questo senso. La Città di Torino ha approvato nel 2019 un Piano d’azione locale contro i crimini d’odio razzisti come risultato del progetto europeo G3P-R; nel 2020 ha istituito un apposito Ufficio Diritti per seguire il percorso di scrittura di un Patto dei Beni comuni sull’Antirazzismo. 

Il Comune di Reggio Emilia è da quest’anno tra le dieci città selezionate per far parte del gruppo di lavoro del Consiglio d’Europa GT ADI INT per il contrasto delle discriminazioni e la promozione delle diversità; questo riconoscimento si affianca alle diverse progettualità come lo sportello Antidiscriminazione e le azioni politiche come le firme di specifici protocolli e il coordinamento di tavoli inter-istituzionali per contrastare ogni tipo di discriminazione.

SUPER nasce quindi dalla volontà di condividere le pratiche e le esperienze accumulate negli anni, di rafforzare la rete di esperti ed esperte a livello locale, e di costruire momenti di formazione sul tema e sulla sua gestione rivolti a operatori e operatrici, appartenenti alle forze dell’ordine, dipendenti pubblici e leader di comunità. 

fonte: Comune di Bologna

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