«La porta davanti dei bus va chiusa», sciopero degli autisti dei bus di Bologna

Oggi gli autisti di bus pubblici TPER e SETA sciopereranno a Bologna per chiedere che venga chiusa la porta anteriore per proteggersi da persone che possono essere infette da coronavirus.

I passeggeri degli autobus non devono potersi avvicinare al guidatore, o potrebbero contagiarlo: lo dichiarano gli autisti dei pullman bolognesi, chiedendo a TPER e SETA di chiudere le porte anteriori dei veicoli e porre delle barriere attorno al posto guida. Per questo oggi 13 novembre le organizzazioni sindacali FILT CGIL, FIT CISL, UILTRASPORTI, FAISA CISAL e UGL AUTOFERRO hanno indetto uno sciopero di 4 ore del personale SETA e TPER. 

Già la scorsa primavera, durante la prima fase della pandemia, sugli autobus pubblici si era deciso di tenere chiusa la porta anteriore, facendo entrare e uscire le persone solo dalle porte centrale e posteriore, e di imporre il divieto per tutti i passeggeri di avvicinarsi all’area di guida. Queste regole a protezione degli autisti erano state poi accantonate da TPER e SETA, nel “rilassamento” delle misure di sicurezza durante l’estate. Oggi, considerati i quasi 2.500 contagi giornalieri nella sola Emilia-Romagna, gli autisti esigono di ripristinare la chiusura delle porte davanti e le delimitazioni attorno al posto del guidatore.  

Ma una giornata di mobilitazione nel settore del trasporto pubblico, oltre oggi, ci sarà anche domani alle 14,00 in Piazza dell’Unità indetta dal sindacato USB per protestare come nulla sembrerebbe cambiato rispetto a prima degli ultimi provvedimenti del governo sul contenimento dell’epidemia. Sugli autobus TPER, l’USB rincara la dose: i posti attualmente disponibili, ovvero il 50% delle sedute totali, non sono contrassegnati in nessun modo. Ma le pericolose dimenticanze da parte azienda che gestiste il trasporto pubblico bolognese, secondo il sindacato, non sembrano finire qui. «Mancano ad oggi informazioni sulle procedure di contact tracing all’interno dell’azienda, i dati sul monitoraggio del contagio tra il personale e sulle sanificazioni dei mezzi», è affermato dal sindacato, che chiede anche un aumento delle corse nelle ore di punta e sulle linee principali. 

 

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