Il Bolognese si tinge di arcobaleno per il Pride, ecco dove

Da oggi fino al 28 giugno i monumenti dei comuni della Città metropolitana di Bologna si illumineranno con i colori dell’arcobaleno per celebrare il Pride e il cinquantesimo anniversario della rivolta dStonewall che segna la nascita dei primi movimenti di rivendicazione per i diritti delle persone LGBTQI+. A Bologna a illuminarsi sarà il Palazzo del Podestà. Nel Bolognese per un’idea dell’assessora alla Cultura Silvia Benaglia di Pianoro coordinata da Matteo Cavalieri assessore al Bilancio di Castel Maggiore è nata una rete di 12 Comuni che coloreranno monumenti e spazi per ribadire che la conquista dei diritti non è un qualcosa di scontato.  «Riconoscere e valorizzare queste battaglie di civiltà e il sacrificio delle persone che le hanno animate è un dovere per le amministrazioni che credono nell’uguaglianza di tutti i cittadini», hanno dichiarato i promotori.  

Ad Argelato verrà esposta una bandiera di 9 metri davanti al municipio, a Calderara di Reno sarà illumiunata ad arcobaleno la Casa della Cultura da sabato 22 a venerdì 28 giugno, a Castel Maggiore verrà realizzata di una panchina di piazza Pace coi colori rainbow”, a Granarolo dell’Emilia verrà posto uno striscione lungo il porticato del Comune e a San Lazzaro di Savena l’illuminazione rainbow riguarderà gli  alberi di piazza Oscar Maserati.
«Dal nostro territorio arriva un bel segnale quello di comunità consapevoli e coese nei diritti e nei doveri. È importante che anche le istituzioni esprimano vicinanza in questi anniversari, una scelta che non è solo simbolica», ha detto sottolinea il sindaco di Bologna e della Città metropolitana Virginio Merola. 

 Cosa sono i moti di Stonewall 

Lo Stonewall Inn era un club LGBT americano e il 28 giugno 1969 fu oggetto di una retata della polizia americana. La rabbia della comunità LGBT per quell’ennesima azione repressiva della polizia si trasformò in una rivolta di sei giorni. Notte dopo notte, sempre più persone si unirono agli scontri contro la polizia, alimentando il dibattito sull’oppressione e l’ingiustizia delle istituzioni. L’anno dopo, a New York si svolse la prima Pride Parade ufficiale e negli successivi 50 anni, le Pride Parade – i Gay Pride – sono diventate una pratica diffusa in tutto il mondo 

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