Covid Emilia-Romagna, contagi restano alti ma scendono i ricoveri in ospedale

I pazienti ricoverati in terapia intensiva in Emilia-Romagna sono 399 (-3 rispetto a ieri), 3.515 quelli negli altri reparti Covid (-40).

Sono 2.391 in più rispetto a ieri i nuovi casi di positività al coronavirus in Emilia-Romagna nelle ultime 24 ore, a fronte di 32.068 tamponi eseguiti da ieri. La percentuale dei nuovi positivi sul numero di tamponi fatti da ieri, oggi 26 marzo è del 7,4%. La situazione dei contagi nelle province vede Bologna (568) e Modena (411); poi Parma (273), Ravenna (237) e Rimini (218); quindi Ferrara (166), Forlì (150), Reggio Emilia (148); seguono Cesena (100), Piacenza (67) e il Circondario imolese (53). 

Purtroppo nelle ultime 24 ore si sono registrati altri 46 nuovi decessi: 3 nel piacentino, 1 nella provincia di Parma, 3 nella provincia di Reggio Emilia, 10 nella provincia di Modena, 14 in provincia di Bologna, 3 nel Ferrarese, 3 in provincia di Ravenna, 5 in provincia di Forlì-Cesena, 3 nel Riminese. Infine, si è registrato un decesso di un residente fuori regione, diagnosticato dall’Ausl di Parma.  

Per quanto riguarda le persone complessivamente guarite, sono 2.312 in più rispetto a ieri e raggiungono quota 243.244. I casi attivi, cioè i malati effettivi, a oggi sono 71.859 (-33 rispetto a ieri). Di questi, le persone in isolamento a casa, ovvero quelle con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 67.945 (+76), il 94,5% del totale dei casi attivi. 

I pazienti ricoverati in terapia intensiva in Emilia-Romagna sono 399 (-3 rispetto a ieri), 3.515 quelli negli altri reparti Covid (-40). Sul territorio, i pazienti ricoverati in terapia intensiva sono così distribuiti: 7 a Piacenza (invariato rispetto a ieri), 28 a Parma (+ 2), 31 a Reggio Emilia (-1), 79 a Modena (+2), 122 a Bologna (-5), 27 a Imola (- 1), 35 a Ferrara (- 1), 19 a Ravenna (invariato), 10 a Forlì (invariato), 9 a Cesena (invariato) e 32 a Rimini (+1) 

Continua intanto la campagna vaccinale anti-Covid, che in questa fase riguarda il personale della sanità e delle Case residenze anziani, compresi i degenti delle residenze per anziani, in maggioranza già immunizzati, gli ultraottantenni in assistenza domiciliare e i loro coniugi, se di 80 o più anni, e le persone dagli 80 in su. proseguono prenotazioni e vaccinazioni anche per il personale scolastico e universitario e le forze dell’ordine. Riprese anche le prenotazioni e le somministrazioni vaccinali per le persone dai 75 ai 79 anni, dopo il via libera dell’Agenzia europea dei medicinali (Ema) sul vaccino AstraZeneca e l’autorizzazione di Aifa. 

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