Vitelli nutriti con sangue e peli verranno importati in Europa, la denuncia di Coldiretti Emilia-Romagna

Via libera all’importazione di carne dei vitelli nutriti con sangue e altri scarti animali mentre aumentano di 7 volte nel primo quadrimestre gli arrivi di grano duro dal Canada dove si usa l’erbicida glifosato in preraccolta secondo modalità vietate in Italia. È la denuncia di Coldiretti Emilia Romagna che condivide le ragioni della protesta degli agricoltori francesi contro il Ceta, l’intesa di libero scambio con il Canada, al quale si oppongono tutte le organizzazioni agricole d’Oltralpe dopo la ratifica del loro Parlamento. 

«In Italia il lavoro di 300mila imprese agricole che producono grano rischia di essere vanificato – sottolinea Coldiretti Emilia Romagna – dalla concorrenza sleale delle importazioni di prodotti che non rispettano le stesse regole di sicurezza alimentare e ambientale vigenti nel nostro Paese come il grano duro canadese che viene fatto maturare con il glifosato, accusato di essere cancerogeno, mentre per quello italiano la maturazione avviene grazie al sole».  A preoccupare Coldiretti sono anche le conseguenze sulle importazioni di carne canadese visto che nel Paese Nord americano per l’alimentazione degli animali è consentito l’uso di derivati di sangue, peli e grassi trattati ad alte temperature, senza indicazione in etichetta, un sistema che in Europa è vietato da oltre venti anni a seguito dello scandalo della mucca pazza. 

 «Questo modo di intendere gli accordi di libero scambio pregiudica la vera internazionalizzazione dei prodotti agroalimentari –  afferma il presidente della Coldiretti Ettore Prandini – perché deve sempre essere salvaguardato il principio di tutela e deve essere data facoltà ai singoli Stati di poter fare i controlli non solo nei Paesi dove la merce arriva»..

 

Fonte: Coldiretti Emilia-Romagna

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