«Vaccinate subito anche noi», l’appello degli psicologi dell’Emilia-Romagna

«Anche coloro che operano in regime di libera professione o come dipendenti in ambito non sanitario, ogni giorno incontrano cittadini con importanti fragilità».

Inserire al più presto gli psicologi nel Piano Vaccini regionale. A chiederlo è l’Ordine degli Psicologi dell’Emilia-Romagna alla Regione, che a oggi non prevede canali di somministrazione agevolati per la categoria, nonostante le richieste avanzate dai suoi rappresentanti. «È giusto attribuire priorità agli operatori sanitari e socio-sanitari “in prima linea”,ma non dimentichiamo che tutti gli psicologi sono professionisti della salute, indipendentemente dal loro contratto di lavoro, e meritano tutela», dice il presidente dell’Ordine Gabriele Raimondi. 

Se i dipendenti delle strutture sanitarie pubbliche o del privato accreditato hanno ricevuto o sono in lista per ricevere il vaccino, la maggior parte dei professionisti risulta esclusa dal piano regionale. «Anche coloro che operano in regime di libera professione o come dipendenti in ambito non sanitario, ogni giorno incontrano cittadini con importanti fragilità. Pensiamo ad esempio a chi lavora nel supporto domiciliare a famiglie con disabili o anziani, nei contesti scolastici e a chi tutela la salute psicologica dei cittadini offrendo il suo prezioso contributo negli studi privati», continua Raimondi. 

Del tema si parlerà venerdì in un incontro con l’Assessorato alle Politiche per la Salute della Regione, ottenuto anche a seguito di richieste specifiche e sollecitazioni dell’Ordine degli Psicologi dell’Emilia-Romagna all’Ente.

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