Tram a Bologna, «I soldi ci sono»

Il dubbio che non ci fossero soldi per realizzare la linea rossa del tram era venuto dopo l’uscita di una corrispondenza tra Comune e ministero delle Infrastrutture in cui Bologna chiedeva nuovi fondi. 

Le risorse economiche per realizzare la linea rossa del Tram ci sono. Lo fa sapere il Comune di Bologna che specifica che la corrispondenza con il ministero delle Infrastrutture e trasporti, riportata ieri da alcuni giornali fa riferimento ad una nota inviata dal Comune nell’ottobre scorso, nella quale in via del tutto prudenziale si chiedeva di poter accedere ai finanziamenti stanziati dal governo previsto per fronteggiare il rincaro eccezionale dei materiali e dei prodotti affetti dal rincaro dell’energia, per coprire ex ante gli extra-costi.

Nella missiva il Comune chiedeva di poter accedere al “Fondo per l’avvio di opere indifferibili” allocando immediatamente risorse pari al 20% del finanziamento ammesso Pnrr (Piano nazionale ripresa e resilienza) al fine di ottenere una provvista di garanzia, sin da subito, sull’avvio dell’esecuzione delle opere. Nella richiesta veniva, inoltre, avanzata una proposta interpretativa sull’applicazione della norma affinché potesse rientrarvi anche la linea rossa del Tram, infrastruttura nata – come noto – come opera ordinaria e successivamente inserita dal Governo tra le opere finanziate con fondi Pnrr.

Una richiesta avanzata, quindi, per poter accedere ad una opportunità di finanziamento in più messa a disposizione sulle opere Pnrr, e non solo, al pari di altre opere e città d’Italia, che come da prassi vede il Comune attivo nel cercare le più ampie e diverse opportunità di finanziamento.

«La solidità finanziaria del Comune ci consente di affrontare comunque gli extra-costi dovuti alla crisi energetica e ai rincari delle materie prime, e di andare avanti come previsto sull’apertura dei cantieri della linea rossa del Tram. Il punto non è questo, ma se Bologna sia una città come le altre, cioè se possa accedere alle stesse opportunità. È necessario un chiarimento del Governo», spiega l’assessora alla Nuova mobilità Valentina Orioli. 

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