No violenza sulle donne, il Comune di Bologna pone una corona di fiori rossi

È stata posta una corona di fiori rossi vicino alla targa che ricorda tutte le vittime di femminicidio all’interno del Cortile d’Onore di Palazzo d’Accursio. La proposta è stata avanzata dall’assessora alle Pari Opportunità Susanna Zaccaria in occasione della Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne che si celebra oggi. Secondo i dati del Rapporto Eures 2019 su “Femminicidio e violenza di genere” in Italia le vittime sono state 142 nel 2018 e già 94 nel 2019. Dopo la deposizione della corona si è tenuta alle 13 la Seduta Solenne dei Consigli comunale e metropolitano nella Giornata internazionale contro la violenza sulle donne. Ad aprire la seduta è intervenuta la presidente del Consiglio comunale, Luisa Guidone, che ha sottolineato: «L’impegno delle istituzioni deve essere quello di non far sentire sole le donne e le ragazze, di non far loro credere loro di essere sbagliate, perché la persona “sbagliata” è quella che usa violenza, non chi la subisce». Guidone ha poi precisato quanto sia importante parlare il più possibile di questo argomento per far uscire dal loro isolamento le donne vittime di violenza: «Per questo ogni anno il Consiglio comunale si impegna a celebrare questa seduta solenne, cercando di raccogliere e far conoscere il maggior numero di testimonianze possibile». 

I dati Eures mostrano una situazione drammatica: nei primi dieci mesi di quest’anno sono stati già 94 in Italia gli omicidi con vittime femminili, quasi uno ogni tre giorni: 80 commessi in ambito familiare/affettivo e 60 all’interno di una relazione di coppia. Dal 2000 a oggi le donne uccise in Italia sono 3.230, di cui 2.355 in ambito familiare e 1.564 per mano del proprio coniuge/partner o ex partner. 

A novembre 2017 è nato a Bologna il Centro Senza Violenza dedicato agli uomini che maltrattano le donne e che vogliono smettere. La struttura offre un’alternativa ai comportamenti violenti attraverso un’azione politico culturale e di informazione, formazione e sensibilizzazione. Attualmente ci sono 24 uomini in percorso, 5 lo hanno concluso e sono in fase di monitoraggio; 11 hanno lasciato. Secondo il sindaco di Bologna, Virginio Merola, questi sono “numeri importanti perché forniscono una risposta adeguata e competente da parte del territorio sul tema della violenza di genere maschile». Per diffondere ulteriormente l’informazione sull’esistenza di questo centro e sull’approccio che utilizza è in corso una campagna di comunicazione attraverso manifesti, locandine e volantini in tutta l’area metropolitana. 

Riguardo invece l’aumento delle denunce per violenza sessuale, tema che si è molto discusso nelle settimane scorse, Merola ha affermato: «Questo aumento è un indicatore positivo che ci restituisce un’immagine di consapevolezza, perché si sa che uno dei problemi della violenza sulle donne è proprio la difficoltà a denunciare. Allora io credo che dobbiamo incoraggiarci a vicenda, stiamo facendo un buon lavoro». 

con la collaborazione di Rachele Baccichet

 

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