Migranti del Centro di via Mattei protestano, la prefettura di Bologna li trasferisce

«È chiaro a tutti noi che la prefettura teme l’organizzazione e la lotta dei migranti».

Poche ore dopo la manifestazione di denuncia contro le condizioni in cui sono costretti a vivere i migranti a Bologna nel Cas (Centro di accoglienza straordinaria) di via Mattei, gli operatori del centro hanno comunicato ai migranti stessi che da oggi inizieranno i trasferimenti in altre città della regione per duecento di loro. A farlo sapere è il Coordinamento migranti Bologna in un comunicato. «Per noi che da settimane stiamo lottando contro la miseria di questo centro la prospettiva di essere trasferiti non può che essere una vittoria: non vogliamo stare un giorno in più qui dentro, in camerate e nelle tende, con bagni fatiscenti, con poco cibo e sotto il controllo di guardie private che usano spray contro di noi», scrive il Coordinamento. 

Secondo i migranti, questa repentina decisione della prefettura di Bologna segue al presidio di giovedì scorso quando è hanno mostrato «come funziona il sistema di accoglienza con questo governo in questa città (Bologna). «È chiaro a tutti noi che la prefettura teme l’organizzazione e la lotta dei migranti, tanto da presenziare alle nostre riunioni, da rendere intermittente il collegamento internet e togliere la luce per ostacolare la nostra comunicazione politica. È evidente che non ci vogliono vedere in piazza e per le strade di Bologna. Ma la prefettura non sa che la nostra lotta non termina qui, ricomincia sabato: se andare via dal Mattei per noi è una vittoria, ora vogliamo immediatamente che siano avviate le pratiche per la richiesta di asilo alla commissione per ottenere subito un permesso di soggiorno. Questa è la priorità della nostra organizzazione e della nostra mobilitazione, ovunque andremo – dalle altre città fino a Bologna sabato pomeriggio – questo sarà il nostro urlo: vogliamo i nostri permessi subito!», scrive il Coordinamento migranti Bologna. 

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