Imbrattavano muri con scritte minacciose, 7 No Vax “ViVi” indagati

Si organizzavano sui gruppi Telegram e per oggi avevano pensato di farne un’altra delle loro.

Avrebbero compiuto almeno 25 danneggiamenti, tra cui imbrattamenti sui muri, come, ad esempio, scritte minacciose, anche contro il sindacato Uil Emilia-Romagna. Si organizzavano sui gruppi Telegram e per oggi avevano pensato di farne un’altra delle loro. Ma ieri, al termine di un’indagine della Digos, fatta con appostamenti e osservazioni, 7 militanti No Vax (3 bolognesi, un ravennate, un modenese e un lombardo) sono stati individuati. Sono tutti insospettabili e incensurati appartenenti alla sedicente organizzazione dei “Guerrieri Vivi”. Così “guerrieri” che ora sono scritti nel registro degli indagati con l’accusa di associazione a delinquere, istigazione a delinquere, danneggiamento e imbrattamento. 

«Per la Uil Emilia Romagna, oggetto di atti vandalici da parte di questi facinorosi, questa è un’ottima notizia. Alla Polizia e alla Procura di Bologna va tutto il nostro plauso e ringraziamento per l’ottimo lavoro svolto. I conti tornano sempre quando si è dalla parte della ragione e la Uil Emilia Romagna ha sempre sostenuto la campagna vaccinale anti Covid perché era un atto di civiltà e solidarietà sociale. «La Uil Emilia Romagna, ora, darà mandato ai suoi legali per valutare le eventuali azioni da intraprendere a difesa del suo nome e soprattutto dei suoi iscritti e dei suoi dipendenti e collaboratori». 

 

foto di archivio

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