Nella 106° edizione della stracittadina bolognese la Segafredo infierisce su una Pompea mai in partita e dimostratasi inferiore tecnicamente e fisicamente. Alla Virtus Segafredo Arena la vittoria bianconera ha proporzioni storiche: 94-62

A Natale Basket City si colora di bianconero. Il 106° derby cestistico di Bologna, di nuovo in Serie A dopo dieci anni di attesa, ha una sola, incontrastata padrona: la Segafredo di coach Sasha Djordjevic che cancella la sconfitta di domenica scorsa a Sassari asfaltando letteralmente i “cugini” biancoblù, mai nemmeno lontanamente in partita. Il risultato finale è già entrato di diritto nella lunga epopea della Città dei Canestri. Il 94-62 finale, con 32 punti di scarto, rievoca infatti negli appassionati di pallacanestro il ricordo del derby del “Grande Freddo”, ma a parti invertite: quella domenica 5 marzo 1989, 23° giornata del campionato di Serie A1, fu infatti la Fortitudo allora griffata Arimo ad infliggere un pesantissimo +32 di scarto alla Virtus Knorr di Renato Villalta e Roberto Brunamonti (102-70). Affronto ampiamente lavato nel Christmas Match che ha incoronato Kyle Weems, 32 punti, come mvp di giornata, e confermato le qualità in regia di Milos Teodosic e Stefan Markovic, 20 assist equamente divisi, 8 in più di quelli prodotti complessivamente dalla Fortitudo.

Davanti agli 8.785 spettatori che affollano la Virtus Segafredo Arena la Pompea si presenta senza Ed Daniel, fermato dai postumi della febbre alta; tra i padroni di casa Vince Hunter ritorna a referto al posto di Marcos Delia, in tribuna per turnover.

Coach Sasha Djordjevic lancia Teodosic in quintetto con Markovic, Weems, Julian Gamble e Vince Hunter. Antimo Martino risponde con Matteo Fantinelli, Kassius Robertson, Pietro Aradori, Maarty Leunen ed Henry Sims.

La “sua” Fortitudo non è però nemmeno lontana parente di quella che domenica scorsa ha avuto la meglio su una indomita Brindisi. Sims apre le danze per l’unico vantaggio biancoblù della partita, poi, azione dopo azione, i padroni di casa iniziano a scavare il solco, acquisendo certezze e demolendo sistematicamente quelle degli avversari. La Pompea sembra rimasta a casa. Subisce inerte le iniziative degli avversari senza muovere il pallone (1 solo assist in 10′), non trovando mai la via del canestro da tre (0/5) e pagando anche la serata pessima dei suoi abituali trascinatori.

La tripla di Weems vale il primo vantaggio virtussino in doppia cifra (19-9), il gioco da tre di Hunter il massimo distacco del primo quarto (22-10). Nel secondo la Fortitudo crolla. Devastante il break di 23-14 per la Segafredo che affonda le proprie lame nella difesa molle della Pompea, colpevolmente incapace di commettere anche un solo fallo per dieci minuti. Daniele Cinciarini, salito dalla panchina, prova a scuotere i suoi infilando la prima tripla della gara dopo nove tentativi di squadra andati a vuoto, ma il distacco all’intervallo sa già di sentenza definitiva: 45-25. Il terzo quarto è della Effe (21-20), ma il vantaggio della Segafredo è ancora enorme (65-46) ed assume i contorni dell’apoteosi, e della debacle per gli avversari, nel quarto periodo, quando le schiacciate di Filippo Baldi Rossi e Stefan Nikolic fissano il punteggio sul 94-62. Per questa sera, la regina di Basket City è la squadra bianconera.

VIRTUS SEGAFREDO – FORTITUDO POMPEA 94-62 (22-11; 45-25, 65-46)

VIRTUS: Gaines 5, Deri, Pajola 1, Baldi Rossi 2, Markovic 7, Ricci 8, Cournooh 7, Hunter 15, Weems 32, Nikolic 2, Teodosic 5, Gamble 10. All.Djordjevic.

FORTITUDO: Robertson 12, Aradori 10, Cinciarini 12, Mancinelli 2, Franco ne, Dellosto ne, Leunen, Buscaroli ne, Sims 16, Fantinelli 10, Stipcevic. All.Martino.

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LE PAGELLE

di Damiano Montanari

VIRTUS

GAINES 6. Non stava bene, percentuali scarse (5 punti con 1/4 da due, 1/4 da tre), -1 di valutazione finale. I protagonisti del tripudio bianconero sono altri.

DERI 6. Un minuto e ventotto secondi per sbagliare due tiri e godersi il trionfo.

PAJOLA 6,5. Segna solo in lunetta (1/2), 1 rimbalzo, 2 recuperate, 2 assist in quasi 9 minuti. Fa la sua bella figura.

BALDI ROSSI 6,5. Lavora al rimbalzo (4r) e in difesa. Mette la ciliegina nel finale (2 punti).

MARKOVIC 7,5. Regala fosforo e assist (10) ai compagni. Con Teodosic è la mente pensante della Virtus.

RICCI 7. Fa quello che gli chiede il coach. Prezioso oltre gli 8 punti e i 5 rimbalzi (top di squadra con Gamble).

COURNOOH 7. Chirurgico quanto basta davanti (2/2 da due, 1/2 da tre), attento in difesa.

HUNTER 7,5. Fa esplodere il suo strapotere atletico lasciando i giocatori biancoblù a guardare. Per lui 15 punti, 4 rimbalzi, 6 palle recuperate e un ottimo 22 di valutazione.

WEEMS 9. Immarcabile per Aradori e per la Fortitudo, realizza 32 punti (9/11 da due, 4/5 da tre, 2/2 ai liberi) e cattura 2 rimbalzi. E’ l’eroe del derby numero 106.

NIKOLIC 6. Prende parte ai festeggiamenti quando scorrono i titoli di coda (2 punti).

TEODOSIC 7,5. Davanti non è serata (5 punti con 1/4 da due e 1/5 da tre), allora si “limita” a regalare 10 assist con lampi di genio assoluto.

GAMBLE 7. Mostra i muscoli in difesa, 10 punti (5/6 da due), 5 rimbalzi, grande lavoro dietro su Sims.

FORTITUDO

ROBERTSON 4,5. Da tre non apre quasi mai la scatola bianconera (1/6), meglio da due (2/2) e in lunetta (5/6) per 12 punti complessivi, ma fatica a trovare il suo spazio all’interno del match, mentre dietro subisce gli avversari.

ARADORI 4. Fischiatissimo ex, in attacco combina poco (2/6 da due, 0/1 da tre), arrivando in doppia cifra (10 punti) grazie ai liberi (6/8). In difesa non riesce a contenere Weems, mvp del match. Per la sua importanza nella Pompea, una delusione. Partita da dimenticare.

CINCIARINI 5,5. Salendo dalla panchina, prova a dare una scossa e qualcosina combina: 12 punti (1/3 da due, 2/4 da tre, 4/5 ai liberi), 2 rimbalzi e 4 falli subiti. Il meno peggio della Fortitudo.

MANCINELLI 4,5. Nel post partita si scusa con i tifosi assumendosi le proprie responsabilità di capitano dopo una gara impalpabile a prescindere dai soli 2 punti (0/3 da due, 2/4 ai liberi, 4 rimbalzi). Quando per esigenza è costretto a fare il pivot, subisce lo strapotere atletico avversario.

FRANCO SV.

DELLOSTO SV.

LEUNEN 4. La sua peggiore prestazione non solo stagionale ma da quando è in Fortitudo. I 4 rimbalzi e i 5 assist non giustificano la sua totale assenza in attacco (0/1 da due, 0/6 da tre).

BUSCAROLI SV.

SIMS 5. Le sue buone statistiche (16 punti con 7/16 da due e 13 rimbalzi) ingannano: non crolla come altri suoi compagni, ma produce una gara negativa. Ha il plus/minus peggiore del match (-34).

FANTINELLI 5. Peccato che le iniziative in attacco (10 punti con 2/5 da due e 2/3 da tre) e l’impegno al rimbalzo (4r) non corrispondano ad una prova altrettanto buona in regia. 1 solo assist in 22′ giocati.

STIPCEVIC 4. In 15′ non segna (0/1 da tre), non crea gioco (0 assist), non incide.

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 foto: Segafredo Virtus Bologna

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