«Date ad Alice una medaglia», Bologna premia la ragazza italiana a bordo della Sea Watch e attacca il governo

Un riconoscimento adeguato al suo impegno, alla sua lezione di umanità e obbedienza ai valori civili e costituzionali nei quali Bologna si riconosce appieno e per i quali continua a combattere e affinché non siano calpestati. È la richiesta fatta oggi in Consiglio comunale di Bologna da parte della consigliera Federica Mazzoni del Partito democratico nei confronti di Alice Vignodelli, la 25enne dell’associazione Ya Basta di Bologna che è stata sulla nave Sea Watch per prestare aiuto ai 32 migranti in cerca di approdo in un porto sicuro. 

L’Italia è tra quei Paesi che, per mano del ministro dell’Interno Matteo Salvini e il ministro dei Trasporti, il pentastellato Danilo Toninelli, sta continuando a negare da 17 giorni alla Sea Watch un porto dove sbarcare.

«La politica dei cosiddetti “porti chiusi”, in violazione del diritto internazionale e del diritto del mare si protrae dallo scorso 22 dicembre, sancendo la disumanità e l’indifferenza sterile di governi composti da persone di destra che stanno al caldo nei propri posti di potere e in piena campagna elettorale», ha detto la consigliera.  

Per Federica Mazzoni, Salvini recita la parte del poliziotto cattivo che, «dopo avere scontentato il suo elettorato che sta poco digerendo provvedimenti approvati nella manovra di fine anno (e quindi starebbe perdendo terreno nei sondaggi), decide di tornare alla sua vecchia passione e ossessione: l’inventata presunta invasione di migranti».  

Mentre la parte del poliziotto buono è recitata dal vicepremier Luigi Di Maio che ha affermato che l’Italia è disponibile ad accogliere solo le mamme e i loro bambini. «Bisogna però informare Di Maio – ha sottolineato la consigliera democratica – che cercare di essere contemporaneamente di sinistra e di destra non è possibile». 

La 25enne dell’associazione Ya Basta ha raccontato come sopravvivere in balia delle onde è molto difficile: maltempo, freddo, onde alte più di 5 metri, stanchezza insieme alla convivenza forzata in piccoli spazi aumentano i disagi e fanno scemare le speranze. Angosciante è «pensare che nei nostri Stati ci sono persone che non vogliono aprire né gli occhi, né i porti», ha dichiarato Alice Vignodelli.

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