I pazienti ricoverati in terapia intensiva in Emilia-Romagna sono 218 (-12 rispetto a ieri), 2.456 quelli negli altri reparti Covid (-34).
Sono 1.320 in più rispetto a ieri i nuovi contagi al coronavirus in Emilia-Romagna (21.949 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore). La percentuale dei nuovi positivi sul numero di tamponi fatti da ieri è del 6%. Ieri in regione i contagi erano stati 1.090 in più rispetto a 2 giorni fa con una percentuale dei nuovi positivi sul numero di tamponi fatti del 5,3%. Oggi 21 gennaio Bologna è la provincia con più casi di contagi con 260, segue Modena con 216, Reggio Emilia (144), Rimini (127), Ravenna (109), Forlì (94), Ferrara (90). Poi la provincia di Parma (85), quindi le province di Piacenza e Cesena (77) e infine Imola (41).
Purtroppo, si registrano 73 nuovi decessi (ieri 64): oggi 8 a Piacenza, 3 in provincia di Parma, 5 a Reggio Emilia, 11 nella provincia di Modena, 20 in provincia di Bologna, 6 nel ferrarese, 8 in provincia di Ravenna, Forlì-Cesena, 6 nel riminese. Infine, si segnala il decesso di una donna di 91 anni diagnosticata dall’Ausl di Piacenza ma residente in provincia di Lodi. In totale, dall’inizio dell’epidemia i decessi in regione sono stati 9.008.
Per quanto riguarda le persone complessivamente guarite, sono 1.787 in più rispetto a ieri e raggiungono quota 145.533.
I casi attivi, cioè i malati effettivi, a oggi sono 52.037 (-540 rispetto a ieri). Di questi, le persone in isolamento a casa, ovvero quelle con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 49.363 (-494), il 94,9% del totale dei casi attivi.
Continua intanto la campagna vaccinale anti-Covid, in questa prima fase riguardante il personale della sanità e delle Cra, compresi i degenti delle residenze per anziani: alle 15.30 di oggi sono state somministrate complessivamente 123.265 dosi. A causa dei tagli pari a circa il 50% delle dosi fornite questa settimana – decisa autonomamente da Pfizer-BioNtech – anche per i prossimi giorni in Emilia-Romagna la priorità è data ai richiami, con la somministrazione della seconda dose a chi ha ricevuto la prima, e ai degenti delle Cra.