Da domani nel Bolognese arriva il vaccino Moderna nelle Case Residenze Anziani

In 149 Case residenze anziani. il vaccino anti-covid è già stato somministrato, per altre 32 strutture da domani il vaccino Moderna farà ripartire la programmazione vaccinale.

Il vaccino Moderna corre in aiuto. Le vaccinazioni posticipate per la presenza di focolai Covid in alcune strutture per anziani nel Bolognese stanno ripartendo grazie alle scorte del vaccino Moderna. Lo ha confermato oggi l’Azienda Usl di Bologna che fa sapere il numero delle strutture nelle aree delle Case Residenze per Anziani (CRA) dove i vaccini sono stati effettuati: sono 149 le strutture dove il vaccino anti-covid è già stato somministrato o si sta completando la prima somministrazione del vaccino Pfizer, mentre per altre 32 strutture è in arrivo da domani il vaccino Moderna che aiuterà a far ripartire la programmazione vaccinale. 

La copertura vaccinale raggiunge l’85% degli operatori sanitari e il 96% degli ospiti delle CRA, considerando quanti si sono già vaccinati e le prenotazioni. In numeri assoluti, oltre 3 mila gli operatori già vaccinati e 892 i prenotati, mentre per gli ospiti hanno già ricevuto la prima dose di vaccino quasi 4 mila anziani, con 1.239 già prenotati (dati al 19 gennaio 2021). «Sono numeri che ci confortano, superiori al limite fissato dalla comunità scientifica per raggiungere l’immunità di gregge. Un lavoro incessante particolarmente complesso e delicato nell’ambito delle CRA, ed una macchina vaccinale che l’Azienda Usl di Bologna è riuscita a far marciare a pieno ritmo, nonostante le difficoltà procurate dai ritardi di Pfizer nella distribuzione dei loro vaccini», ha commentato Giuliano Barigazzi, presidente della Conferenza Territoriale Sociale e Sanitaria Metropolitana. 

Soddisfazione dell’alta adesione alla vaccinazione anti-covid19 nel mondo delle CRA del Bolognese da parte del direttore Generale dell’Azienda Usl di Bologna Paolo Bordon: «Dichiara una manifestazione di grande responsabilità da parte di una realtà importante e decisiva per la salute delle persone più anziane e più fragili, che peraltro non hanno avuto dubbi sul proteggersi da questa pandemia».  

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