Bologna contro il governo, non rottamerà le cartelle esattoriali

«Automatismi di questo tipo creano inevitabilmente una disparità verso i cittadini che i tributi li hanno pagati e continuano a pagarli».

Il Comune di Bologna non aderirà allo stralcio automatico delle cartelle fino a 1000 euro dal 2000 al 2015 prevista dalla Legge di Bilancio del governo Meloni. Lo ha deciso questa mattina la Giunta guidata dal sindaco Matteo Lepore approvando una delibera che ora passerà al vaglio del Consiglio comunale. «Abbiamo deciso di approvare questa delibera per ragioni di equità. Come previsto dalla legge non intendiamo aderire a questo stralcio automatico in quanto automatismi di questo tipo creano inevitabilmente una disparità verso i cittadini che i tributi li hanno pagati e continuano a pagarli», spiega l’assessora al Bilancio Roberta Li Calzi.

Per il Comune di Bologna l’impatto di questa rottamazione sarebbe stato comunque molto contenuto per vari motivi. «Prima di tutto perché, al netto della rottamazione che ha già interessato il periodo dal 2000 al 2010 a seguito di una norma del 2019, l’anno interessato questa volta è prevalentemente il 2011, in quanto dal 2012 il Comune di Bologna gestisce le riscossioni direttamente e non attraverso Agenzia Entrate-Riscossione (già Equitalia SpA). La norma riguarda solo le situazioni in cui gli enti si siano avvalsi di Agenzia Entrate-Riscossione. In secondo luogo, sul piano più strettamente contabile, il Comune di Bologna non ha consistenze di residui attivi nel bilancio di previsione riferiti a quel periodo. Questo non vuol dire che non ci siano residue riscossioni a fronte di tali crediti ma l’impatto è davvero contenuto, trattandosi peraltro di un solo anno molto lontano nel tempo», si legge in una nota del Comune. 

I dati evidenziano che i crediti inferiori a 1000 euro riferiti al periodo 2000-2011 ammontano complessivamente a circa 15,3 milioni di euro, in prevalenza sanzioni al codice della strada, di questi quelli che sarebbero interessati dallo stralcio sono 2,3 milioni di euro circa. Questo perché l’annullamento non ha ad oggetto tutto il credito lasciando in essere la quota capitale e le spese per le procedure di notifica e riscossione. 

In sintesi per i tributi lo stralcio avrebbe riguardato i soli interessi e le sanzioni, mentre per le sanzioni amministrative (comprese le multe) lo stralcio riguarda i soli interessi, comunque denominati.

Da evidenziare inoltre che la stessa Legge di Bilancio contiene un’altra norma che prevede una definizione agevolata per tutti i carichi pendenti, sempre in gestione all’agenzia delle Entrate Riscossioni, per gli anni dal 2000 fino al 30 giugno 2022, per cui i contribuenti possono chiedere benefici analoghi allo stralcio automatico con l’eliminazione delle sanzioni e degli interessi e l’impegno a pagare la quota capitale e le spese di notifica e delle procedure esecutive. Ne consegue che in termini sostanziali il contribuente avrà il medesimo beneficio se ne farà richiesta all’Agenzia delle Entrate Riscossioni. Per il Comune di Bologna questa ulteriore norma agisce sul medesimo periodo ossia dal 2000 al 2011. 

 

fonte: Comune di Bologna

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