Bernice King approva i corsi anti razzismo per la polizia locale proposti dal Comune di Bologna

«Credo che un corso anti-razzismo per la polizia locale sia un’idea molto buona». Sono le parole di Bernice King, pastore e figlia di Martin Luther King pronunciate lo scorso 16 ottobre a margine dell’incontro internazionale “Ponti di pace” organizzata della comunità di Sant’Egidio e della Chiesa di Bologna dal 14 al 16 ottobre scorso. Bernice King, rispondendo a una domanda della Gazzetta di Bologna, ha, dunque, preso positivamente la notizia che il Comune del capoluogo emiliano ha in progetto un corso per dirigenti e funzionari della polizia municipale sul tema delle differenze e della società multiculturale.

«Penso sia molto importante per gli ufficiali di polizia che hanno l’autorità per rinforzare la legge e per essere sensibili con tutti i cittadini che loro sono tenuti a proteggere e servire. E così allo scopo di proteggere in modo appropriato è importante avere una migliore comprensione della gente che tu servi così che tu li possa trattare con dignità e rispetto anche se portatore dei doveri della legge», ha dichiarato la figlia di Martin Luther King.

Tra i docenti del corso antirazzismo anche il presidente dell’Ucoii e della comunità islamica bolognese, Yassine Lafram, e il numero uno dell’associazione sinti italiani di Bologna, Luigi Chiesi, insieme a Marina Pirazzi, fondatrice di Eos. L’obiettivo del corso è «riconoscere l’importanza dell’agire di polizia sulla base del rispetto dei diritti umani, comprendere la rilevanza dell’agire non discriminatorio per il rispetto delle persone a rischio, dello scopo di favorire la coesione sociale, di soluzione dei conflitti e della polizia municipale», si legge nel progetto della onlus.

L’idea dei laboratori antirazzisti, che il Comune affiderebbe all’associazione Eos, ha acceso nei giorni scorsi un’accesa polemica politica. Per la senatrice bolognese leghista, Lucia Borgonzoni, sarebbe un’idea che «rasenta il ridicolo» e che «solo a Bologna musulmani e sinti possono andare in giro a fare insegnanti per i vigili».

 

 

Condividi