Arrivano gli spazzini di quartiere, svolta nella pulizia delle strade di Bologna

Questi operatori saranno complessivamente 55 al giorno e si distingueranno dagli altri per i mezzi utilizzati e le divise, rendendoli quindi immediatamente distinguibili.

Bologna è sporca. Nessuno lo può negare. Se ne sarà accorto anche il sindaco Matteo Lepore che ha proposto una svolta: lo spazzino di quartiere. L’idea ha avuto l’ok sia dall’azienda che gestisce la pulizia delle strade e la raccolta dei rifiuti in città, Hera, sia dall’amministrazione comunale. Ma in cosa consiste? Hera predisporrà la pulizia dedicata ad ogni singolo quartiere che andrò a integrare i servizi di spazzamento già presenti. Per garantire un presidio forte sul territorio, la città verrà suddivisa in 50 micro-aree. L’idea è quella, dunque, che ogni zona sarà curata con una frequenza giornaliera in periferia e una frequenza doppia, 14 su sette, pomeriggio e notte, nel centro storico, da operatori che avranno il compito di mantenere la pulizia su tutti i punti critici e le isole ecologiche di base presenti nelle micro-aree assegnate. 

Tra i loro compiti principali ci saranno la raccolta dei rifiuti abbandonati intorno ai contenitori, la pulizia intorno alle isole ecologiche di base, la verifica del funzionamento dei cassonetti oppure cassonetti pieni, la segnalazione della presenza di rifiuti ingombranti abbandonati. 

Per questa svolta nella pulizia, è previsto l’acquisto di 50 mezzi. Questi operatori saranno complessivamente 55 al giorno e si distingueranno dagli altri per i mezzi utilizzati e le divise, rendendoli quindi immediatamente distinguibili da parte dei cittadini, proprio perché possano essere un punto di riferimento individuabile con facilità. 

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