Alma Mater di Bologna tra le 10 università più sostenibili al mondo

Un’altra classifica e un altro ottimo piazzamento per l’Alma Mater di Bologna. Dopo essersi posizionata tra le prime 100 università al mondo nella QS University Word Ranking di febbraio, l’Unibo si posiziona tra le prime 10 nell’University Impact Rankings, una graduatoria mondiale che calcola l’impatto delle università sul tessuto sociale in un’ottica di sviluppo sostenibile. La classifica, gestita dalla compagnia Times Higher Education (THE), si basa sui 17 punti dell’Agenda 2030 ONU. 

Il progetto delle Nazioni Unite è un programma d’azione per le persone, il pianeta e la prosperità sottoscritto nel 2015 dai governi dei 193 Paesi appartenenti all’ONU. L’Agenda si dipana su 17 obiettivi che si incentrano sulla povertà, sulla sostenibilità economica e ambientale, l’istruzione, la parità di genere e la salute. La THE è un importante fornitore di dati provenienti dalle università di tutto il mondo e usati come indicatori geopolitici. Con la classifica, alla sua prima edizione, la compagnia vuole, oltre a valutare le università per aiutare gli studenti nella scelta, creare uno strumento per promuovere il raggiungimento degli obiettivi ONU. 

Prestigiosi sono i risultati dell’Alma Mater si è arrivata nona su 500 università nella classifica generale e prima tra tutte le italiane. Entrando nello specifico,  si è posizionata quarta nella categoria “Gender Equality”, che misura l’attenzione alla parità di genere e al superamento delle diseguaglianze. Altra medaglia di legno  l’ha guadagnata nella sezione “Quality Education”, che valuta la qualità dell’offerta educativa, l’inclusività e l’innovazione. Sesto posto, invece, per la categoria Decent Work and Economic Growth”. Il focus sono la qualità della ricerca in campo economico e le possibilità di contatto con il mondo del lavoro offerte a studenti e laureati. 

I risultati raggiunti derivano dalle politiche dell’Alma Mater, che da tempo ha allineato il proprio piano strategico ai 17 punti dell’Agenda. L’obiettivo è promuovere lo sviluppo sostenibile, anche stilando dei report sugli impatti sociali delle attività e sponsorizzando progetti per sensibilizzare la comunità universitaria e non. 

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