“Affittasi stanza solo a italiani, no stranieri”: gli ultimi annunci razzisti a Bologna

Contattati dal nostro giornale, gli affittuari degli annunci discriminatori hanno dato le giustificazioni più varie: ci sono proprietari che dicono che è stato scritto a loro insaputa e altri che sottolineano che ognuno è libero di affittare a chi vuole.

Niente camera in affitto a Bologna per chi è straniero: è quanto si legge su diversi annunci pubblicati sui siti web subito.it e bologna.bakeca.it. La segnalazione è arrivata al nostro giornale tramite uno studente universitario torinese di origini marocchine che, mentre cercava una stanza in affitto, è rimasto colpito dal gran numero di annunci che contengono frasi come “no stranieri” e “solo italiani”. Nell’Art. 2 del Decreto Legislativo 215 del 2003 il principio di parità è inteso come l’assenza di qualsiasi discriminazione diretta o indiretta a causa dell’origine etnica, e ciò si applica anche all’accesso ai beni e servizi, incluso l’alloggio.

Contattati dalla Gazzetta di Bologna, gli affittuari hanno dato le giustificazioni più varie a quanto scritto nei vari siti internet. Su bologna.bakeca.it l’annuncio per l’appartamento di via Andrea Costa, arredato, con cucina abitabile, camera matrimoniale, camera singola, lavanderia e giardino, si conclude con un lapidario “No stranieri”. La proprietaria ha dichiarato che l’annuncio non lo ha scritto di suo pugno ma l’autore sarebbe la persona che ha lasciato l’appartamento che si è permessa di escludere persone straniere a sua insaputa. «Chiederò perché ha scritto così», ha detto mettendo le mani avanti da possibili accuse di discriminazione e scaricando la colpa su altri. 

Ma il mese di settembre è così caldo per la ricerca di stanze e appartamenti in affitto a Bologna che di annunci di questo tipo ce ne sono diversi. Ce n’è un altro sul solito sito subito.it che riporta una camera in affitto in via di Mura Porta Galliera con alla fine la frase discriminatoria “solo italiani”. Chiamando al numero di cellulare indicato risponde una voce femminile che si presenta come la ragazza che deve lasciare l’appartamento e come colei che ha scritto l’annuncio. Attenzione, però, ci tiene a precisare che è stata l’agenzia immobiliare (non vuole dire quale) a obbligarle di scrivere “affittasi solo a italiani”. Secondo la ragazza del numero sull’annuncio, la proprietaria avrebbe avuto brutte esperienze con stranieri, i quali non le avrebbero pagato l’affitto. Ma continuando a parlare al telefono, ci si rende conto che lei stessa (la ragazza che sta lasciando la stanza) è d’accordo con il pensiero della proprietaria dell’appartamento. Sarebbe meglio non affittare a stranieri. «Il 90% di loro non paga l’affitto», dice. Ma questo dato così alto non si capisce da dove lo abbia tirato fuori. «È una mia ipotesi», aggiunge. Ipotesi. Appunto. O volendo essere più precisi, sarebbe meglio chiamarlo pregiudizio. 

Annuncio sul sito subito.it

Sempre su subito.it, c’è un lavoratore di Bologna che vive in un monolocale in zona Mazzini e mette a disposizione un posto letto. Il finale è sempre lo stesso: “Solo italiani”. Contattato dalla Gazzetta di Bologna, l’affittuario ha motivato quanto scritto nell’annuncio come «una motivazione personale». Incalzato a dare una spiegazione più dettagliata, l’uomo ha dichiarato: «Non affitto a stranieri per esperienze passate». 

Due diversi annunci da parte dello stesso affittuario, entrambi su bologna.bakeca.it, uno per una camera singola a porta San Donato angolo via Ranzani e l’altro per una camera di 16 metri quadri in via dei Mille, contengono la stessa frase evidenziata dal maiuscolo: “Annuncio rivolto esclusivamente ad una sola studentessa universitaria italiana”. L’affittuario ha inizialmente dichiarato al nostro quotidiano: «Non sono tenuto a dare spiegazioni a nessuno». Poi ha sottolineato di «fare contratti solo per una casa uniforme, cioè non Erasmus. Non è una questione di razzismo». Quando gli si è fatto notare che nell’annuncio non è specificato l’appartenenza o meno a un programma Erasmus, l’uomo ha affermato: «Come “italiano” intendo iscritto all’università italiana, quindi anche uno straniero residente in Italia, sia con il permesso di soggiorno sia senza. Io posso affittare a chi mi pare, anche a uno studente di una facoltà sola».

Sull’argomento l’avvocata Cathy La Torre ha suggerito alcune linee guida su come comportarsi nel caso di questo tipo di discriminazioni. La Torre consiglia di rivolgersi a un giudice per chiedere la rimozione dell’annuncio, ma c’è anche una strada più veloce telefonando all’Ufficio nazionale antidiscriminazioni razziali (UNAR) al numero verde 800.90.10.10. «Sono allibita, basita e preoccupatissima di questa deriva anche nella nostra Bologna», ha dichiarato l’avvocata alla Gazzetta di Bologna. «Al centro del dibattito sulle amministrative dovrebbe esserci anche questo: che città stiamo diventando?».

Lo studente di origini marocchine autore di questa segnalazione, che come qualsiasi altro universitario sta facendo fatica a trovare una stanza a Bologna, ha dichiarato al nostro quotidiano che leggendo questi annunci si è sentito escluso e messo da parte. Poi ha aggiunto: «È l’ennesimo episodio in cui mi sento rifiutato da una società di cui ho sempre fatto parte, ma io sono qui da quando ho cinque anni». 

di Davide Giorgi con la collaborazione di Tommaso Felicetti

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