A Bologna il Covid è costato quasi 70 milioni di euro 

Il Centro Studi Enti Locali ha analizzato i costi a carico dei Comuni con più di 150mila abitanti dell’Emilia-Romagna. 

L’epidemia di Covid-19 ha lasciato un pesante fardello economico sulle casse comunali delle principali città emiliano-romagnole, secondo un’analisi condotta dal Centro Studi Enti Locali basata sui dati del Ministero dell’Economia e delle Finanze (Mef). Il Comune di Bologna, in particolare, ha registrato un costo di oltre 69,4 milioni di euro tra maggiori spese e mancate entrate a causa della pandemia. 

Le altre grandi città della regione non sono state risparmiate: Modena ha affrontato un conto di 20,1 milioni di euro, Parma di 20,5 milioni, Ravenna di 13,8 milioni e Reggio Emilia di 16,2 milioni. In totale, un danno economico stimato in 140 milioni di euro per i cinque centri più popolosi della regione. 

A livello pro capite, i cittadini più colpiti sono risultati essere i bolognesi, con un costo di 179 euro ciascuno. Seguono i modenesi con 109 euro, i parmigiani con 105 euro, i reggiani con 95 euro e i ravennati con 89 euro. 

Il governo ha cercato di mitigare le perdite attraverso il “fondone”, ma la Ragioneria generale dello Stato sta ancora valutando eventuali eccedenze o debiti. In generale, i fondi compensativi assegnati sono stati giudicati congrui rispetto alle effettive necessità, con Reggio Emilia come una delle poche eccezioni, in deficit di poco meno di 2,4 milioni di euro. 

L’analisi mette in evidenza la complessità della gestione finanziaria durante la pandemia e solleva interrogativi sulla capacità dei comuni di affrontare situazioni simili in futuro, sottolineando la necessità di ulteriori misure di supporto per garantire la stabilità economica delle comunità locali. 

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