Bologna è la seconda Città metropolitana d’Italia per numero di start-up  

Seconda anche nel numero di piccole medie imprese innovative in rapporto alle imprese attive. In entrambi i casi segue solo Milano.   

Bologna sotto solo a Milano. Per numero di start-up e  di piccole medie imprese innovative in rapporto alle imprese attive , la Città Metropolitana di Bologna è al secondo posto in Italia. Lo si legge sul sito della Camera di Commercio di Bologna che fa specifica che l’80% di queste opera nei servizi ed il 20% nell’industria e artigianato. Il loro numero è sostanzialmente stabile rispetto al 2019. E adesso che è tempo di bilanci, le 320 start-up innovative bolognesi, pari a un terzo di tutte quelle regionali (953), e le 45 PMI innovative bolognesi (153 presenti a livello regionale) dovranno prestare particolare attenzione alle scadenze. Vige infatti l’obbligo di presentare ogni anno al Registro Imprese la comunicazione sul mantenimento dei requisiti. Quando? Entro 30 giorni dall’approvazione del bilancio e comunque entro 6 mesi dalla chiusura di ciascun esercizio (30 giugno). Se la società approva il bilancio entro il 30 giugno, il termine per il mantenimento dei requisiti è di 7 mesi, quindi entro il 31 luglio. 

La start-up innovativa è un tipo di società introdotta nel nostro ordinamento nel 2012 con il fine di sostenere l’innovazione tecnologica. Si occupa principalmente di produzione, sviluppo e commercializzazione di servizi o prodotti innovativi ad alto tasso di tecnologia. Grazie all’iscrizione in un’apposita sezione del Registro imprese tali società godono di particolari agevolazioni. Dal 2015 le PMI innovative affiancano le start-up. Le PMI innovative sono le piccole e medie imprese che operano nel campo dell’innovazione tecnologica e che fruiscono in larga delle stesse agevolazioni delle sorelle maggiori. 

Guarda la classifica per le città metropolitane:

 

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