A Bologna aumentano i residenti nonostante la pandemia

Pubblicate le tendenze demografiche nel primo semestre 2020 durante la fase più acuta dell’emergenza sanitaria 

Oltre 600 residenti in più nei primi 6 mesi del 2020. Nonostante il rallentamento dei movimenti migratori dovuto al lockdown conseguente alla pandemia del coronavirus non si è arrestata la capacità attrattiva di Bologna che nel primo semestre del 2020 ha mantenuto un saldo positivo di residenti sfiorando e sfiora i 391.400. Lo rivela uno studio sulle  tendenze demografiche nei primi sei mesi del 2020 sono contenute nello studio elaborato nei giorni scorsi dall’Ufficio di Statistica del Comune di Bologna. Secondo i dati, tiene anche la natalità: tra gennaio e giugno le nascite sono state 1.461, il 13% in più rispetto allo stesso periodo del 2019. Purtroppo il segno della grave emergenza sanitaria si legge nell’aumento dei decessi, cresciuti del 9,3% rispetto alla media del semestre.

Natalità, mortalità, arrivi e partenze

La crescita dei residenti è determinato da un bilancio semestrale in attivo con le altre regioni italiane (+1.296 unità) e con l’estero (+256 persone), quest’ultimo notevolmente ridotto a causa del blocco delle frontiere durante il lockdown. Lo scambio di residenti con l’area metropolitana (in entrata e in uscita) è rimasto sostenuto nella prima metà dell’anno registrando un bilancio negativo di -913 residenti: il capoluogo perde nei confronti dei comuni limitrofi e riceve abitanti dai comuni periferici e dell’Appennino.

Durante i primi sei mesi del 2020 sono nati 1.461 bambini con una ripresa del +13% rispetto al primo semestre dello scorso anno. Dopo il rallentamento registrato nel 2019, la natalità nel periodo gennaio-giugno 2020, pur al di sotto della media semestrale 2015-2019, si colloca sui valori di fine anni ’70, relativamente elevati per la nostra città. Ma il bilancio nati-morti è il più basso degli ultimi vent’anni (-1.259) anche a causa del picco di mortalità registrato nel mese di aprile. Nel primo semestre 2020 sono decedute 2.664 persone (+9,3%). Ad aprile si è toccato il picco di 627 deceduti (quasi il 70% in più rispetto alla media mensile del quinquennio precedente): l’innalzamento più marcato ha riguardato gli uomini, con una crescita dell’80% tra gli ultraottantenni e del 72% nella classe d’età 50-79 anni. Nello stesso periodo, tra le donne, la mortalità raggiunge il massimo nella fascia di età 80 anni e oltre (+71%).

Età e composizione della popolazione in città

Le famiglie residenti a Bologna al 30 giugno 2020 sono 209.065, 406 nuclei in più rispetto all’anno precedente, con una dimensione media familiare anagrafica pari a 1,85 componenti. Sono 29.255 le famiglie in città con almeno un componente nella fascia d’età tra 0 e 14 anni: i minori di 15 anni sfiorano i 45.800, di questi circa 9.000 tra 0 e 2 anni, 9.234 tra i 3 e i 5 anni e oltre 27.500 nella fascia d’età della scuola dell’obbligo (da 6 a 14 anni). Considerando poi le famiglie con almeno un componente minorenne, si arriva a 36.000 nuclei in città.
A Bologna risiedono 96.600 over 65 (circa un quarto della popolazione); di questi circa 30.000 vivono soli. Tra gli anziani, 36.500 hanno superato gli 80 anni (9,3% dei residenti), e ben 211 sono ultracentenari; infine sono circa 60.150 le persone tra i 65 e i 79 anni che rappresentano il 15,4% dei residenti in città.

Sotto le Due Torri sono rappresentate 152 nazionalità

Gli stranieri che vivono sotto le Due Torri al 30 giugno 2020 sono 60.780 (+317 rispetto al 30 giugno 2019) e costituiscono il 15,5% della popolazione di Bologna. Le donne sono più numerose degli uomini, anche se tra le varie nazionalità si riscontrano notevoli differenze. A Bologna vivono soprattutto cittadini europei (42,1%) e asiatici (37,1%), ma la componente straniera è molto eterogenea e sono presenti ben 152 nazionalità. Le più rappresentate sono: Romania con oltre 10.200 abitanti, Bangladesh (5.206) e Filippine (5.001). Seguono Pakistan (4.249), Cina (4.024), Ucraina (3.826), Marocco (3.536), Moldova (3.415), Albania (2.628) e infine lo Sri Lanka (1.369).

Matrimoni e unioni civili 

Le misure di contenimento del contagio del coronavirus hanno avuto naturalmente un forte impatto anche sulla nuzialità a causa della sospensione delle cerimonie civili e religiose. Nel primo semestre 2020 sono stati celebrati 190 matrimoni, di cui 181 civili e 9 religiosi, mentre le unioni civili sono state 9 in complesso, di cui 6 maschili e 3 femminili.

Fonte: Comune di Bologna

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