Piatti tipici e tradizionali su un palco teatrale, è pronta la “Divina Cucina”

Come fanno ad arrivare sul palco di un teatro ragù, tortellini, sale e ciambelle? Diventando storie di cuore, di memoria e di pancia che verranno portate in scena il 16 dicembre alle 21 al Teatro Dehon di Bologna nella commedia “La Divina Cucina”, un’opera teatrale a sostegno di Cucine Popolari a cui sarà devoluto l’intero incasso della serata.  L’idea è nata dal giornalista Stefano Andrini insieme al regista Andrea Cavalieri. Tredici piccole storie legate al cibo, ciascuna della durata di circa 10 minuti e tutte legate fra loro con l’obiettivo di unire cultura e cucina facendo emozionare il pubblico. A far compagnia alle diverse scene ci sarà anche la musica dal vivo di un’orchestra composta da sette musicisti sotto i 25 anni.

La commedia è debuttata il febbraio scorso e finora è andata in scena 12 volte in vari luoghi del territorio. Inoltre, in occasione di questa serata, l’attrice Piera Dal Bosco proporrà in anteprima teatrale assoluta il suo monologo sulla sua esperienza di volontaria alle Cucine Popolari. Sul palco si alterneranno poi le improvvisazioni dell’attore Duilio Pizzocchi e le partecipazioni di Saverio Mazzoni, con il suo monologo “La morte del maiale”, e di Marco Giorgi che proporrà invece il proprio monologo dal titolo “Il pollo arrosto”. «Con questa commedia abbiamo sfidato la cucina di plastica andando a recuperare le storie della nostra cucina e della nostra tradizione, perciò cariche di ricordi e emozioni”, ha sottolineato Andrini. 

La compagnia teatrale che porterà sul palco questo progetto è quella de “I DevaStanti”, che Roberto Morgantini, fondatore delle Cucine Popolari, ha definito come «devastanti contro razzismo, odio ed egoismo. Si tratta di uno spettacolo che vuole lanciare ponti, non muri».  Il ricavato della serata verrà donato proprio a Cucine Popolari, una realtà fatta di solidarietà e volontariato, priva di finanziamenti pubblici, che si occupa di fornire pasti caldi a chi non può permetterseli. Al riguardo sempre Andrini ha affermato: «Solidarietà e cultura possono stare insieme e unite possono dare forma a quella cosa di cui abbiamo bisogno come il pane quotidiano che è la bellezza». 

Lo spettacolo è già quasi tutto esaurito, rimangono solo 30 posti liberi e i biglietti, dal costo di 10 euro, possono essere acquistati al teatro Dehon oppure online su Vivaticket. C’è anche la possibilità di lasciare un “biglietto sospeso” nella Cucina Popolare di via Battiferro 2. 

con la collaborazione di Rachele Baccichet

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