“L’Immacolata Con(trac)cezione” non molla, l’evento femminista si farà in Piazza Verdi

Questa festa s’ha da fare. E con tanto di preservativi al seguito. Era prevista per il 6 dicembre scorso, ma dopo l’indignazione sul web dei più conservatori, tra cui i leghisti Matteo SalviniSimone Pillon, l’Ateneo di Bologna aveva deciso di annullarla. Eppure “l’Immacolata Con(trac)cezione”, l’iniziativa femminista a difesa dell’autodeterminazione e della sessualità libera e consapevole, torna. E lo fa con un veglione di risposta in Piazza Verdi previsto per giovedì 12 dicembre dalle 21. Una risposta di allegra e pacifica irriverenza contro quelle forme di violenza politica, culturale e sociale di cui studentesse e studenti sono stati vittime. 

L’evento, che doveva tenersi nello spazio del Labcollettivo di Economia “RethinkDeriva in via Filippo Re, nasce dall’idea dei gruppi universitari “La Mala educación”, Link Bologna, il  e Uni LGBTQ. Nei giorni precedenti alla data del 6 l’Ateneo, con un cavillo burocratico e l’insistenza del gruppo universitario di Student Office (afferente a Comunione e Liberazione) e dei giovani di Azione Universitaria, ha impedito ai collettivi di organizzare la festa nei suoi spazi. 

Online erano esplosi commenti d’odio e bigottismo da parte di neo-fondamentalisti e fanatici cattolici, con tanto di auguri di stupri e morte. E sono solo di pochi giorni fa i commenti di Pillon e Salvini che accusavano i collettivi di mancanza di rispetto. “Queste persone sono le stesse che ci negano la contraccezione di emergenza e vorrebbero impedire anche il nostro accesso a quella ordinaria, sono quelle che si oppongono all’educazione sessuale e alle differenze nelle scuole e parlano di fantomatiche lobby gay solo per fomentare discriminazione e violenza misogina ed omofoba”, hanno dichiarato i collettivi. 

All’interno dell’Università di Bologna esiste già uno sportello contro le molestie e per la salute sessuale, autogestito da studentesse e studenti, sono numerosi anche i seminari e dibattiti accademici sul tema della discriminazione. “Evidentemente dà fastidio che si voglia costruire pensiero critico e plurale”, sottolineano studentesse e studenti. 

«Se ancora oggi parlare di sessualità consapevole e piacere significa scontrarsi con una morale a senso unico che si crede universale e vuole silenziare ogni voce dissidente, significa che dobbiamo celebrare con ancora più forza ed energia l’unica santa in cui crediamo: Nostra Signora Contraccezione, una e trina. Libera, Sicura e Gratuita!», hanno esordito su Facebook gli organizzatori. 

con la collaborazione di Rachele Baccichet

Condividi